Da Calhanoglu a Thuram. E non solo. La cura Inzaghi ha rilanciato, lanciato, abbellito, rinvigorito, stravolto la carriera di tanti giocatori. Nell'Inter questo aspetto è particolarmente emerso in questi scarsi quattro anni di gestione.

Oggi la Gazzetta dello Sport riconosce totalmente i meriti del tecnico piacentino. Lontani i tempi delle critiche feroci e degli scenari cupi: il 2-0 all'Atalanta sembra aver anestetizzato ogni tipo di cattiveria gratuita. "La sua Inter è diventata la beauty farm più invidiata d’Italia: c’è chi vi mette piede a una certa età e ne esce con l’elisir di lunga vita, vedi Acerbi e Mkhitaryan, e chi si scopre più bello e più forte dopo il trattamento prolungato di mister Inter. Tre nomi su tutti: Calhanoglu, Thuram e Bastoni", si legge sulla rosea.

Il caso forse più eclatante è proprio quello che riguarda il turco, arrivato come trequartista anarchico, rivitalizzato come mezzala e consacrato a livello mondiale come regista. Ma anche il lavoro su Thuram è stato pregevole, trasformandolo da attaccante discontinuo a centravanti totale. Per non parlare di Bastoni, impostosi ormai all'attenzione mondiale come uno dei difensori migliori.

"L'azzurro è da sempre un difensore portato alla costruzione, ma in questi anni si è spinto ben oltre i limiti, muovendosi ora da mezzala, ora da esterno sinistro - si legge -. Ruolo, quello di quinto, che ha pure ricoperto in piena emorragia di mancini, a Rotterdam. Sull’altra fascia, invece, a Bergamo è toccato a Bisseck fare il Dumfries della situazione. Tira aria di ennesima intuizione partorita all’Inzaghi lab".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 19 marzo 2025 alle 11:16 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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