Giocano meno, ma giocano tutti. L'Inter è cambiata rispetto alle abitudini, anche per quanto riguarda i big. Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, infatti, Inzaghi ha modificato la gestione della rosa con l'obiettivo di far arrivare tutti a un ottimo lviello di forma e di fiducia, coinvolgendo ancor di più tutto il gruppo. La stagione si presenta lunga e massacrante, per cui pià opzioni si avranno e meglio sarà.

La Gazzetta lo definisce "metodo anti-Napoli": per rispondere ai ritmi di una squadra come quella di Conte che ha un solo impegno a settimana da gestire, è obbligatorio dosare le energie psico-fisiche alternando gli uomini a disposizione in maniera quasi scientifica. E finora, tutto sommato, il programma è stato rispettato.

Turnover blando, turnover massiccio: l'alternanza c'è stata e con la Stella Rossa si sono visti addirittura 7 cambi rispetto all'undici che era partito a Udine. Rotazioni che coinvolgono tutti, anche coloro che nelle passate stagioni erano quasi intoccabili come Lautaro, Barella, Mkhitaryan, Calhanoglu, Dimarco e Bastoni.

In questo modo si spera di portare tutti a una condizione psico-fisica eccellente. In più si offre una chance di crescita ulteriore anche a gente come Bisseck o Asllani, il cui minutaggio è decollato a distanza di 12 mesi. Una gestione che non si ferma alla formazione titolare, ma che poi prosegue anche all'interno delle gare con cambi studiati e preparati.

"L’Inter si sente attrezzata per gestire il doppio impegno senza paura. Inzaghi ha raccolto la sfida: vince la democrazia, si gioca meno ma si gioca tutti. Eppure la squadra resta riconoscibile, pur cambiando i protagonisti: mica male, come punto di partenza", si legge.

Sezione: Rassegna / Data: Gio 03 ottobre 2024 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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