Inzaghi contro Conte: per lo scudetto, al momento, la classifica racconta di un duello Inter-Napoli. Come ricorda la Gazzetta dello Sport, la sfida è tra chi guida i nerazzurri oggi contro chi li ha guidati precedentemente. Inzaghi, infatti, ha raccolto a Milano l'eredità di Conte. Era l'estate 2021, Suning non navigava in buone acque e l'Inter scudettata pareva destinata ad anni bui. Ma non è stato così.

"L’Inter scelse Inzaghi - ricorda la rosea - proprio per non stravolgere l’idea tattica vincente di Conte, quel vangelo chiamato 3-5-2. Ma anche un vangelo può adattarsi al tempo che scorre, alle situazioni. Ecco perché due profeti di quel modulo, oggi certo non hanno rinnegato il verbo ma hanno imparato a modificarsi. E così arrivano a giocarsi questo scudetto, in un duello che si annuncio lungo sette mesi, con un passaggio chiave nello scontro diretto del 10 novembre".

E se Conte è passato al 4-3-3 di spallettiana memoria, Inzaghi continua sul solco del 3-5-2 ma con principi sempre in divenire. L'Inter - come spiega la rosea - oggi è una squadra in cui quasi tutti fanno quasi tutto. Del 3-5-2 resta un foglietto scritto nel tabellino iniziale - si legge -. L’Inter di oggi sviluppa il suo calcio in un altro modo, le posizioni medie contro il Torino - ma è sempre così, ormai - raccontano di un 4-4-2 o 4-2-4 in fase di possesso palla, con Dimarco e Dumfries (più il primo del secondo) in linea con Thuram e Lautaro, Calhanoglu che si abbassa in difesa al fianco di Acerbi in costruzione, Barella (nell’ultima partita Frattesi) che resta vicino a Mkhitaryan e Bisseck/Pavard e Bastoni che fanno di fatto i terzini. Conta il modo di occupare gli spazi, non chi li occupa. 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 08 ottobre 2024 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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