La sua Turchia è andata molto vicino alle semifinali di Euro 2024, prima di arrendersi alla rimonta olandese. Vincenzo Montella ne parla alla Gazzetta dello Sport.

Montella è riuscito a chiudere occhio dopo i quarti di finale persi con l’Olanda? 
"Poco. Quando giochiamo di sera fatico a prendere sonno dopo le vittorie, si figuri dopo una sconfitta...". 

Quanta amarezza c’è stata al fischio finale? 
"Tanta, non lo nego, ma ha subito lasciato il posto alla soddisfazione personale e di gruppo per aver disputato un grande Europeo". 

Nessun rimpianto? 
"Assolutamente no: lo sport prevede la sconfitta anche quando pensi sia immeritata ma, come ho detto ai miei giocatori, se hai dato tutto, giocato bene, emozionato, devi solo essere orgoglioso del tuo percorso. E l’abbraccio dei tifosi, che ci hanno scortato a fine gara fino al nostro hotel e siamo scesi a ringraziare, è la dimostrazione che il nostro impegno è stato apprezzato". 

Non per essere sadico, ma al 70’ la sua Turchia era in vantaggio 1-0 sull’Olanda. Sei minuti dopo era sotto 2-1: che è successo in quel breve lasso di tempo che vi ha tolto una meritata semifinale? 
"È subentrata un po’ di inesperienza. Avevamo la squadra più giovane dell’Europeo. Solo Chalanoglu e un altro paio dei miei hanno giocato la Champions, mentre gli olandesi l’avevano disputata tutti da anni. Abbiamo avuto il braccino del tennista, la paura di vincere. Infatti dopo il 2-1 ci siamo sbloccati, trovando nuove energie e creando occasioni e pericoli. Purtroppo non è bastato a pareggiare". 

Si aspettava il flop dell’Italia? 
"No, come nessuno del resto. Sinceramente, non me lo spiego. Spalletti era per me l’allenatore più bravo degli Europei: preparato, attento, meticoloso, esperto. Sembrava aver ridato entusiasmo, gioco e identità. Mi spiace molto per l’Italia". 

Spalletti lamenta di aver avuto poche partite da Ct alle spalle. Ma lei ne ha avute quanto lui, eppure... 
"Ho troppo rispetto per Luciano e per il suo lavoro per permettermi di giudicare da fuori un collega bravo come lui. Io ho avuto la fortuna di essere seguito subito dai miei ragazzi e di aver trovato una sintesi tra le mie idee di calcio e le loro qualità tecniche e caratteriali". 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 08 luglio 2024 alle 11:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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