Chernor Musa Jalloh è lo scopritore di Juma Bah. Grazie a lui il ragazzo è stato segnalato a Patrick Mörk, l’agente del difensore, oggi al Valladolid. In Spagna il giovane della Sierra Leona ha già conquistato tutti, un 2006 che ha attirato su di sé, disputando poco più di 10 partite in tutte le competizioni con i Pucelanos, l’interesse degli scout di tutta Europa, Inter compresa. “Parliamo di un giovane talentuoso, che si allena sempre al massimo e che fuori dal campo ha davvero un bel carattere. Proviene da una famiglia amorevole – racconta in esclusiva Jalloh – con cui ha un rapporto bellissimo. Suo padre ha una panetteria, prima di diventare un calciatore Juma lavorava con lui, si dava da fare nell’attività di famiglia”.

Come è arrivato in Spagna?
“Lui si era fatto notare in un primo momento in Italia, disputando col Kallon FC il torneo di Viareggio. Io sono un agente, lavoro anche come scout: nel 2010 e nel 2011 ero proprio lì come direttore del club. Juma comunque si è fatto le ossa in Moldavia, senza chiaramente dimenticare l’AIK Freetong. È stato pure in Svezia, all’AIK Solna, per sei settimane, non ha avuto difficoltà ad adattarsi al Valladolid”.

Nessuno si aspettava diventasse titolare in così poco tempo.
“È qualcosa di magico, arrivato da sconosciuto, oggi è un beniamino del pubblico. È un calciatore alto, veloce, tecnico, che dà il suo contributo in campo e sa farsi volere bene. È facile oggi per i fans supportarlo”.

Era stato addirittura preso per la seconda squadra del Valladolid.
“Esatto. Era stato ingaggiato inizialmente non per la prima squadra. Ma Juma si ambientato subito, non avevo mai visto una cosa simile. Ha giocato qualche partita con i giovani e con le riserve, poi non appena ha avuto l’opportunità di allenarsi con la prima squadra, ha colto l’occasione, col mister che l’ha promosso immediatamente”.

Oggi è uno dei calciatori più importanti della squadra.
“Sì, ma lui continua a dirmi 'Sono giovane, devo lavorare. Voglio solo concentrarmi sul calcio e non pensare ad altro'. Per questo e per le sue caratteristiche arriverà lontano”.

La prima volta che lo vide lo paragonò a Pogba.
“Sì, ho ancora il messaggio che avevo scritto a Patrick Mörk. Allora giocava a centrocampo, poi ha arretrato il suo raggio d’azione. È stato spostato a difensore centrale su scelta di un suo allenatore di nome Tamba Ngongo, che l’ha schierato da centrale difensivo sinistro. Oggi continua a crescere dopo essersi fatto conoscere per in quella posizione”.

Per le sue caratteristiche a chi potrebbe essere paragonato oggi?
“Già in Sierra Leone sapevamo che avrebbe giocato all’estero. Ha potenzialità enorme. La sua è una stazza importante (è alto 197 centimetri, ndr), ma è pure veloce e tecnico. Potrei dirle Kalidou Koulibaly, anche se Juma ha un piede davvero raffinato, quindi in alcune situazioni mi ricorda Alessandro Bastoni”.

Ha attirato l’interesse di varie società. Si parla di Inter e di Manchester City addirittura.
“Per lui non è cambiato nulla, pensa solo a migliorare, a diventare più forte: è lo stesso ragazzo di prima. Sono convinto abbia tutte le qualità per far parte un giorno di un top club come quelli che ha citato. Sarà tutto naturale, step by step. Questo però attenzione non significa mica che lascerà oggi il Valladolid. Solo che quando verrà concretamente chiamato da un top club, sarà pronto”.

Quanto vale il suo cartellino?
“Non sono solito parlare con i media per rivelare informazioni di questo tipo. Sappiamo che Juma è seguito davvero da tanti club, in molti hanno ci hanno chiesto di lui. Ma nemmeno questo posso rivelarlo. Posso dirle solo che io credo tantissimo in lui, vedremo quello che succederà nel suo radioso futuro”.

Sezione: Esclusive / Data: Dom 05 gennaio 2025 alle 14:50
Autore: Simone Togna
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