"L’orgoglio più grande è quello di aver sempre lottato per per conquistarmi il posto. Non ero un fenomeno, ma con la cattiveria che ho sempre messo negli allenamenti sono arrivato in A", ricorda a Sportitalia, Morco Fortin, cresciuto nell'Inter ma finito col peregrinare tra Siena, Cagliari, Treviso, ma anche Giorgione, club dilettantistico veneto, Torres... "Quando avevo 18 anni, all’ultimo anno di Inter mi sono rotto il crociato. Sono dovuto ripartire dalla serie C dove ho lottato per 4 anni. Poi con la forza di volontà, l’impegno e l’applicazione sono riuscito a conquistarmi di nuovo la Serie A, categoria dopo categoria. E l’ho sempre fatto sempre con grandissima passione, infatti ho giocato fino a quasi 44 anni" ha aggiunto nel suo tuffo nel passato.

L’attaccante più difficile da fermare?
"Ai miei tempi ne ho affrontati troppi, difficile nominarne uno. Totti, Del Piero, Ibrahimovic, Cassano, Toni, Montella, Inzaghi, Rocchi, Pandev: scegliete voi fra questi e altri 10 che potete pescare in quella epoca. Da portiere però riservo una menzione particolare per Pippo Inzaghi, che in area era sempre una minaccia imprevedibile".

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Mer 27 novembre 2024 alle 22:16
Autore: Egle Patanè
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