Antonio Zappi, presidente dell'AIA, ha parlato ai microfoni di Radio CRC tornando su uno degli episodi incriminati della pessima gestione di Daniele Doveri relativa al match di sabato tra Napoli e Inter, quello del presunto rigore non assegnato ai partenopei per il tocco di braccio di Denzel Dumfries: "È giusto che le interpretazioni tecniche le dia il Commissario, Gianluca Rocchi, perché il Presidente non deve mai entrare in spiegazioni tecniche. Però in un piano di carattere generale, come valutazione della filosofia arbitrale, posso parlare di un dato di fatto per quanto concerne l’episodio di Dumfries. Quando un braccio, che pur essendo staccato dalla figura corporea, è posizionato in maniera tale che se non ci fosse il pallone colpirebbe una parte del corpo, scatta un presupposto di non punibilità".

Zappi prosegue: "Se in passato sono stati commessi degli errori non bisogna continuare a lavorare nell’errore. La ricerca dell’uniformità non deve appiattirsi nel perpetuarsi dell’errore. Quando si modificano le regole servono dei percorsi lunghi che hanno bisogno di sperimentazioni. Il regolamento del calcio ha bisogno di tempo e valutazioni approfondite per capire i progetti migliori da attuare. Auspico un calcio dove la sostanza prevalga sulla forma: un calciatore o un allenatore non devono uscire dal campo col dubbio che un qualcosa non sia stato visto e valutato".

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Sezione: Focus / Data: Mar 04 marzo 2025 alle 15:04
Autore: Christian Liotta
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