Un sorriso che vale forse più di mille parole, immortalato dal selfie sotto la curva coi tifosi nerazzurri in festa, poi niente più. Dopo il successo per 3-2 contro la Lazio che ha garantito alla sua Inter l'accesso alla prossima Champions League Luciano Spalletti è rimasto in silenzio, disertando le consuete interviste e la conferenza stampa dell'Olimpico per concedere la scena interamente ai propri giocatori. Noi però grazie a un modello esclusivo di Generatore di Interviste mai Avvenute - si tratta di un sistema computerizzato prodotto in Cina da Suning che presto porrà fine ai silenzi stampa dei tecnici con poca voglia di parlare - siamo riusciti ad avere per primi il commento a caldo mai espresso del mister di Certaldo, venendo così a conoscenza di ciò che il nuovo condottiero del popolo interista avrebbe potuto e voluto dire in risposta alle curiosità incalzanti dei cronisti nostrani, e che però proprio non ha mai detto.

Partiamo da quell'ultima scena al triplice fischio in cui scarica la tensione a ridosso dei tifosi. Con chi ce l'aveva?
"Voi siete bravi a volercela rigirare sempre. Siete bravi a volercela impiastrellare. Dopo i pali dicevate che l'Inter non sa vincere in trasferta, vi ci mancava solo questa. Io vi dico che non ce l'avevo proprio con nessuno, anzi no... Non ce l'avevo con nessuno però significa che al contrario ce l'avevo con qualcuno. Da qui stavolta non se ne esce. Scrivete quello che più vi garba. Sì, scrivete quello che vi pare".

Parliamo della grande reazione dell'Inter che ha saputo ribaltare la gara dopo essere andata in svantaggio per ben due volte.
"Chiaro che la Lazio nel primo tempo ci ha messo in difficoltà. Loro salivano coi tre dietro verticalizzando coi due davanti e noi faticavamo a stare stretti e a tenere qualche pallone sporco. Con la spinta dei due esterni ci facevano abbassare e noi coi tre non riuscivamo a ripartire, quindi li ho scambiati ma poi ci ho ripensato e li ho rimessi al loro posto. Poi alzando i due, stringendo i tre e tenendo un po' più larghi i cinque siamo riusciti a tappare i buchi tenendo testa alle loro offensive. Nel secondo tempo la Lazio è calata fisicamente e noi coi quattro davanti siamo riusciti a trovare spazi che prima loro coi due che salivano e i quattro che si barcamenavano non ci concedevano. Ma sono felicissimo per come hanno saputo reagire i miei calciatori. Nel girone d'andata dicevo sempre che ci mancava qualcosa, invece oggi vedo una squadra che sa benissimo quello che deve fare in campo, con un'idea precisa di come deve sistemarsi e di quello che è il suo gioco".

La Champions per lei significa anche firma sul rinnovo?
"Guardi, è troppo bello questo momento che del contratto voi potete dire quello che vi pare. Io ho finito di arredare casa, ho messo al loro posto tutte le piante, che ci tengo a ringraziare per il sostegno che ci hanno dato in tutti questi mesi di ristrutturazioni. Anche i nostri tifosi ci sono stati sempre vicini, loro si meritano la Champions del tifo, sono loro quelli che devono andare a giocare in Europa. Anzi, l'anno prossimo è giusto che la giochino loro al posto dei miei calciatori. Facciamo così. I miei fanno solo le partite di campionato nel weekend e di settimana se ne vanno in vacanza, mentre in Champions mettiamo in campo i tifosi. Devo dire ad Ausilio che non c'è più bisogno d'allargare la rosa".

Un aiuto è arrivato anche dal fallo da rigore commesso da De Vrij.
"È chiaro che il ragazzo arriva in un ambiente nuovo e deve ancora trovare la giusta visione d'insieme coi suoi nuovi compagni. Nel primo tempo non mi pare che ci abbia aiutato, anzi per le nostre punte molte volte è stato veramente difficile superarlo. Poi però Stefan ha fatto capire di che pasta è fatto, ha fatto vedere a tutti che tipo di calciatore è, qual è la qualità che sa mettere dentro il campo. Ha riaperto la partita con una giocata che solo i grandi calciatori sono capaci di fare. È uscita fuori la sua classe e ci ha fatto intravedere già i barlumi di quello che ci potrà dare pure l'anno prossimo".

Icardi capocannoniere della Serie A con 29 gol ma escluso dal Mondiale con l'Argentina. Un suo parere?
"Secondo me Icardi alla fine sarà lì per il Mondiale a giocarsela fino alla fine con l'Argentina".

No, guardi che è ufficiale la non convocazione di Icardi, è uscita la lista dei 23 di Sampaoli.
"Secondo me invece alla fine Sampaoli che è un tecnico intelligente e capace ci ripenserà. Vedrete che al Mondiale Mauro sarà uno di quelli che starà lì a battagliare fino in fondo".

Vabbè...

Sezione: Il Calcio Parallelo / Data: Gio 24 maggio 2018 alle 00:10
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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