Il presidente dell'InterBeppe Marotta. è intervenuto questa mattina a Radio Anch'io Sport. Tantissimi i temi toccati.

Strada in salita verso i Mondiali per la nazionale.
"Direi di sì, sono esperienze però. Questo è un gruppo molto giovane, inesperto, ma ha delle qualità. Il lavoro di Spalletti si valuterà a giugno quando sarà alle prese con un esame importantissimo. C'è comunque una gioventù che cresce di partita in partita. Rispetto alle altre nazioni europee siamo in difficoltà perché non abbiamo una base storica di reclutamento. Squadre come Germania o Belgio possono contare sugli assimilati, che magari fanno parte di ex colonie. Giocatori che oggi sono tesserabili per quelle federazioni. Sono però fiducioso perché abbiamo sempre raggiunto grandi traguardi. E' un ciclo nuovo, con giocatori giovani, va dato tempo a Spalletti che secondo me sta facendo un ottimo lavoro".

Il campionato in corso.
"Ci sono tre squadre candidate più delle altre, un campionato avvincente come non si vedeva da anni. Questo fa bene al movimento. Siamo ancora in una fase interlocutoria, i punti a disposizione sono tanti. Spesso si parla degli scontri diretti, ma le altre gare hanno dietro forti difficoltà. Credo sia un campionato molto aperto".

Seconda squadra.
"Riteniamo che l'U23 sia propedeutica all'inserire dei giovani in prima squadra. Il divario tra U19 e prima squadra è troppo forte, serve una squadra di mezzo. Presenteremo la domanda per partecipare alla Lega Pro".

La formula del campionato.
"Ci ricordiamo il campionato di Serie A con 16 squadre, oggi siamo a 20, nemmeno a 18. Bisognerebbe arrivare a 18. In più le nazionali hanno preso parte a un calendario fitto, il numero di partite rappresentano il primo problema. Il secondo è legato al fatto che rispetto al passato recente si pressa alto e c'è un dispendio di energie che non è quello degli anni '80. Ci sono più contrasti, si sfocia in tanti infortuni".

Il trattamento mediatico all'Inter.
"Quella di Inzaghi è stata una reazione di un professionista, uno sfogo più istintivo che razionale. Però noi siamo l'Inter e siamo quindi oggetto di grande pressione. La nostra storia è l'esempio da seguire ed è normale ci sia questa tensione e pressione. Fa parte del gioco. Non dobbiamo nasconderci, dobbiamo essere ambiziosi ed essere presenti nelle varie competizioni come lo siamo ora. Se poi altri saranno più bravi...".

Rinnovo Inzaghi.
"Siamo molto contenti di Inzaghi, il rinnovo è una formalità perché ha lavorato molto bene in questi anni ed è un punto di riferimento per tutta la società. Un allenatore tra i migliori al mondo, ha anche il vantaggio di essere stato un ottimo giocatore ed è facilitato da questo. Siamo molto contenti che sia con noi. Credo che come abbiamo sempre fatto ci ritroveremo a bocce ferme e rinnoveremo".

Isaksen all'Inter e la stagione del reparto d'attacco.
"Se vediamo le statistiche siamo l'attacco più prolifico, evidentemente non è un problema. Abbiamo sempre trovato la via del gol con attaccanti o altri reparti. Il gioco di Inzaghi si sposa bene col fatto di essere una squadra a propulsione offensiva. Isaksen è un buon giocatore, ma ogni giorno ci attribuiscono interessamenti per questo o quel giocatore. Con Lautaro e Thuram abbiamo una coppia d'attacco che credo sia la migliore in Italia e di alto livello in Europa. Faremo il nostro programma più avanti con Ausilio e Baccin e terremo conto di tante valutazioni sempre nell'ottica di essere competitivi".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 24 marzo 2025 alle 08:56
Autore: FcInterNews Redazione
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