Sconfitto ed espulso, Gian Piero Gasperini si presenta nella sala conferenze del Gewiss Stadium di Bergamo per analizzare l'ennesima delusione subita per mano dell'Inter: "L'applauso dello stadio a fine partita? Quella immagine è stata molto buona, vuol dire che i tifosi sono soddisfatti".

Ci racconta l'espulsione di Ederson?
"La mia non te la racconto, quella di Ederson l'avete vista meglio di me". 

Perché contro l'Inter non riuscite a esprimervi come contro le altre big?
"Abbiamo fatto un'ottima prestazione, veramente. Un'ottima gara contro una grandissima squadra". 

Anche oggi è arrivato l'episodio che vi penalizza.
"La gara è stata equlibrata nel primo tempo contro una delle migliori squadre del mondo, di differenza c'è stato il palo clamoroso di Thuram. Ci sono stati pericoli da tutte e due le parti, è stata una gara tirata, giocata al limite. Sull'episodio del calcio d'angolo non siamo stati fortunati, siamo stati fermi ma c'era tempo Ho visto due squadre correttissime, che hanno cercato di superarsi con grande slancio. La gara è stata letteralmente rovinata da una decisione assurda". 

Perché questa metamorfosi tra casa e trasferta?
"E' un dato statistico vero, però questa era la partita più difficile di tutte. L'abbiamo giocata con l'intenzione di vincerla. Sui corner siamo in negativo sul 'dare e l'avere'. L'Inter su questi fondamentali ha fatto tantissimi punti, ricordo anche a Ryad: su questo sono più forti di noi, siamo andati sotto su queste situazioni con loro negli ultimi tre anni".

Pensa che reagirete come sempre?
"Mancano nove giornate, sono tante, c'è ancora tutto in palio. Noi dobbiamo giocare con questo spirito, dovremo affrontare ancora gare importanti. I punti noi li abbiamo persi in gare in cui potevamo pensare di vincere. Usciamo dalle partite con Inter e Juve gratificati a livello di valore di squadra. Il pubblico ci ha tributato un applauso, significa che stiamo facendo tutto quello che dobbiamo fare".

C'è qualche giocatore che può recuperare durante la sosta?
"Sugli infortuni siamo nella media, il problema è che ne abbiamo avuti tre lunghi. Nella classifica pesano 280 giorni l'uno, anche l'Inter aveva assenti oggi. Siamo riusciti a recuperare Toloi che non riusciva ad avere continuità, così come Cuadrado che ha giocato poco negli ultimi due anni". 

Ci commenta lo striscione a inizio partita che parlava di scudetto? Lei sembra l'allenatore di un popolo più che solo di una squadra.
"Bellissimo lo striscione, soprattutto in un campionato in cui tutti dicono che è importante arrivare quarti. Il sogno è impossibile, dopo la sconfitta di oggi diventa più difficile. La Champions dà i soldi, interessa solo quello. Se arrivi primo o quarto è uguale, se vinci lo scudetto devi pure pagare i premi. Noi ci proviamo, ma l'Inter è veramente forte... Però, visto che tutti si nascondono, noi ci proviamo. A me piacerebbe giocare per lo scudetto, lo faremo con tutte le nostre forze".

Il futuro.
"C'è tempo. La gente di Bergamo mi ha cambiato la vita. Il resto è calcio, io devo stare in posti in cui sto bene. Le scelte le fanno altri, io mi adeguo. Se c'è da cambiare, cambio".  

Sezione: L'avversario / Data: Dom 16 marzo 2025 alle 23:52 / Fonte: dall'inviato al Gewiss Stadium di Bergamo
Autore: Mattia Zangari
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