Dopo la vittoria per 1-0 dell'Argentina contro l'Uruguay nella prima delle due sfide in programma per questa sosta per le Nazionali e valide per le Qualificazioni Sudamericane al Mondiale 2026, il ct della Seleccion, Lionel Scaloni ha ampiamente commentato quanto fatto dal suo gruppo, orfano di Lautaro Martinez, tornato a Milano per il problema alla coscia. "Come posso non essere soddisfatto; non per aver vinto, ma per come i ragazzi hanno giocato" ha esordito il ct dell'Albiceleste che poi ha continuato: "Questo è un campo che, se non vieni e sopporti la pressione dell'avversario è difficile. La soddisfazione c'è perché è stata fatta una partita completa". A proposito delle assenze poi aggiunge: "La nazionale è una squadra e quando manca un giocatore ne entra un altro. Al di là del fatto che ci sono giocatori importanti che oggi non c'erano, dobbiamo andare in campo tranquilli. Lo sviluppo può essere diverso, ma la squadra è squadra, al di là dei nomi".

Sulla sfida in vista col Brasile: 
"La cosa più importante sono i giocatori, finché ci sono possiamo giocare in un certo modo e poi se dobbiamo trincerarci come abbiamo fatto negli ultimi minuti lo faremo, non abbiamo problemi a farlo. Penso che De Paul ci sarà (rimasto in panchina con l'Uruguay)".

Sulle rotazioni:
"Per far entrare i giocatori, dobbiamo far uscire altri, e non mi danno motivi. Sarà difficile, a un certo punto dovrà passare, perché l'età sta passando per tutti e ci sarà un rinnovo, sarà un momento complicato ma dovrà essere fatto. Vorrei che Otamendi giochi sempre a questo livello, ma ha la sua età e a un certo punto non sarà più a disposizione e dovremo cercare il sostituto. È successo con Di Maria, succederà con Leo (Messi), con Paredes, con De Paul...".

Poi sui nuovi arrivati (tra cui Santiago Castro e Nico Paz):
"L'idea è di dare minuti ai ragazzi che non hanno avuto spazio e che meritano un'opportunità per dimostrare il loro valore e mettere in difficoltà i compagni di squadra, spero che accada".

Sezione: News / Data: Sab 22 marzo 2025 alle 15:35
Autore: Egle Patanè
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