HANDANOVIC 8 - Insospettabilmente, il pubblico scopre che lo sloveno è appassionato di NHL. Altrimenti non si spiegherebbe l'ottima tecnica con cui, di piede, si oppone a Vlasic e alla punizione di Rodriguez deviata. Due interventi strepitosi, soprattutto il secondo, che tengono in piedi le velleità nerazzurre, anche se meritano applausi anche la reazione sull'inzuccata di Sanabria, la respinta sul sinistro violento ancora di Vlasic e il salvataggio sull'affondo di Radonjic. Per distacco il man of the match.
SKRINIAR 5,5 - Ancora sotto tono, l'immagine del suo momento è il modo in cui Vlasic gli sfugge in area e impegna severamente Handanovic sul primo palo. Giocata che il vero Skriniar avrebbe soppresso sul nascere. Sui duelli aerei non ha difficoltà, Sanabria non è un ariete e davanti il Torino non ha molti centimetri da opporre. Quando sale oltre la linea ci centrocampo rimane imbottigliato e nella migliore delle ipotesi gira la palla dietro.
DE VRIJ 6 - Contro Sanabria, che sa difendere il pallone e sa proteggersi dagli anticipi, ha parecchio lavoro da svolgere ma mai quando i suoi vengono presi d'infilata dalle ripartenze granata che lo costringono ad affannose uscite sul portatore di palla. Così come i compagni di reparto, deve ringraziare Handanovic se la situazione non degenera.
DIMARCO 5,5 - Paralizzato dalla pressione alta e dallo scarso movimento davanti, non ha la lucidità necessaria per alzare la testa e liberarsi del pallone in modo costruttivo. Poche volte operativo davanti per assenza di spazi, non riesce a fare la differenza neanche con il suo piede mancino: cross imprecisi, anche da calcio piazzato, con un unico tentativo dalla distanza che 'chiama' gli applausi. DAL 76' BELLANOVA 6 - Ci mette la volontà di fare bene, ha gamba e nel finale questo pesa. Cercato dai compagni con costanza.
DUMFRIES 5 - Lento, appannato, è palesemente scarico e le carinerie di Vojvoda che non lo molla un secondo fanno il resto. Che fosse in periodo di riserva era evidente, la conferma è arrivata contro il Torino: praticamente mai sulla linea di fondo avversaria, costretto il 90% delle volte a rifugiarsi nel retropassaggio. Esplosività muscolare normalizzata, e senza quella emergono i limiti tecnici. DAL 68' BASTONI 6 - Il cross sulla testa di Lautaro è una sua pennellata. Quando entra il Torino attacca solo per pochi minuti, quanto basta per aiutare nella spinta offensiva.
BARELLA 6 - Chi pensava che il turno di riposo contro il Bayern gli avrebbe ricaricato le pile si è dovuto rassegnare all'evidenza: prestazione scialba, nervosa, poco movimento tra gli spazi e molte reazioni infastidite per ciò che succede in campo. Poco reattivo in ogni zona del campo, le sgroppate viste contro la Cremonese sembrano già ingrigite. Sbaglia praticamente tutto e sembra intristito, poi tende l'amicizia con Brozovic prevale su tutto e porta a un assist magnifico.
BROZOVIC 6,5 - A lungo la controfigura del giocatore essenziale per le sorti della squadra nerazzurra. E la conferma che se non gira lui, in campo non accade nulla di epico. La missione di Linetty è accompagnarlo fino a casa sincerandosi che chiuda bene la porta, il croato però dovrebbe essere abituato a fuggire dal pressing anche in scioltezza. Cresce alla distanza, senza però incidere come vorrebbe. Poi, dal nulla, il tocco vincente su assist di Barella con la stessa disinvoltura con cui si prepara un toast.
CALHANOGLU 6 - Tra i centrocampisti è quello che almeno dà l'impressione di provare a trovare angoli di luce tra le maglie bianche, qualche volta riesce anche a scappare al pressing anche se puntualmente non trova compagni da servire in modo pulito, salvo qualche rapido scambio che produce ben poco. Cerca di rendersi utile sui calci piazzati, l'arma che alla lunga sembra l'unica in grado di scardinare la porta blindata granata. Getta in campo gli attributi. DAL 76' MKHITARYAN 6 - Prova a dare ritmo alla mediana con rapidi tocchi e tentativi di inserimento nell'area avversaria. Qualche errore, ma la presenza scenica c'è.
DARMIAN 6 - Tra Seck e Lazaro che gli dà una mano e Dimarco non particolarmente brillante, sulla sua corsia c'è molto da lavorare. E spesso c'è troppa libertà per i granata di mettere il pallone in mezzo. Rimane comunque concentrato, prova ad alterare gli equilibri difensivi del Torino con qualche taglio in profondità non sempre servito con i tempi giusti. DALL'85' GOSENS SV.
MARTINEZ 6,5 - Come al solito è tra i pochi che prova a emergere tecnicamente dal grigiore generale, va a prendere il pallone anche nella sua trequarti quando è necessario. Tiene botta fisicamente, dribbla e prova la conclusione ma la mira lascia a desiderare. Tante giocate potenzialmente decisive che non si sviluppano come vorrebbe, come l'inzuccata nel finale che fa gridare al gol. Lui e Calhanoglu gli unici che non vogliono arrendersi prima del tempo.
DZEKO 5 - L'attaccante apprezzato contro il Bayern lascia il posto alla sua controfigura: braccato a turno dai centrali granata, le poche volte che non viene anticipato ritarda la giocata per i compagni. Troppo lento, commette anche errori tecnici non da lui e ha un'incidenza sul match inversamente proporzionale al suo ingombro in campo. DAL 68' CORREA 5 - Si presenta facendosi mangiare in anticipo da Buongiorno, che crea un pericolosissimo 4 contro 3 per il Torino. Non il modo migliore per presentarsi in una fase caldissima del match. Non pervenuto.
ALL. INZAGHI 6 - Inutile girarci intorno, per larghi tratti del match il Torino mette la museruola all'Inter e sfiora la rete a più riprese. A salvargli la serata e a fargli da scudo alle critiche è la rete confezionata da due dei peggiori in campo fino a quel momento. Ma fino al 70' non si è vista una squadra con tante idee, non quante i giocatori al di sotto del loro potenziale. I cambi danno freschezza e cambiano le carte in tavola, può essere una di quelle vittorie che danno la scossa proprio perché piovute dal cielo.
TORINO: Milinkovic-Savic 6,5, Djidji 6,5, Buongiorno 6,5, Rodriguez 6 (dal 76' Zima 6), Lazaro 6 (dall'89' Singo sv), Lukic 6,5, Linetty 6,5 (dal 69' Ilkhan 6), Vojvoda 6,5, Vlasic 7, Seck 6 (dal 69' Radonjic 6), Sanabria 6,5 (dall'89' Pellegri sv). All. Paro 6,5
ARBITRO: AYROLDI 6 - Partita non semplice, anche perché in campo c'è sano agonismo. L'unico errore serio lo commette espellendo Sanabria ma il prode Di Bello lo avvisa subito che forse gli conviene rivedere le immagini, evitando così conseguenze negative. Vede bene sulla richiesta di rigore per fallo di mano in area granata. Porta a casa la pagnotta senza strafare.
ASSISTENTI: Cecconi 6 - Bercigli 6
VAR: Di Bello
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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