Felipe Melo è protagonista oggi di un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Il brasiliano ha appena appeso le scarpette al chiodo, a 41 anni. "Non volevo fermarmi perché lo decidono gli altri, mi fermo ora che lo decido io, dopo aver vinto quasi tutto quello che potevo vincere", dice l'ormai ex centrocampista.

"i miei tifosi mi amavano, quelli avversari no. E al di là di come ho giocato, ogni maglia l'ho indossata per davvero. Perciò ho lasciato sempre il segno - dice - Le esperienze in Italia? Alla Juve sono dovuto andare per forza. Io volevo andare all'Inter, mi aveva chiesto Mourinho, ma offrivano sui 20 milioni. Io avevo la clausola, 25 milioni: la Juve pagò quella e ci mise pure Marchionni che era un giocatore importante. Cosa potevo fare?". 

Qualche anno dopo all'Inter ci è arrivato per davvero. "Mi dispiace solo esserci stato poco, il secondo anno è arrivato quell'olandese che capiva poco di calcio e non parlava italiano, meno male che poi Pioli ha raddrizzato la baracca. L'Inter è il mio sogno da bambino, per andarci ho rinunciato a un sacco di soldi, avevo appena rinnovato al Galatasaray, e all'idolatria che quel popolo nutriva per me. Non c'è nemmeno da pensarci: Mancio mi manda un messaggio "Dai, vieni da noi", e non posso dire di no. Arrivo prima del derby senza nemmeno passare dal ritiro, gioco, do tutto, vinciamo, i cori per me... meraviglioso".

Felipe Melo annuncia anche che farà l'allenatore. "Ho fatto il corso base, tra un anno avrò il patentino. A chi mi ispiro? Mi piace Thiago Motta, ma sarà uno alla Mancini. Ho già lo staff pronto. E se mi chiede se voglio allenare l'Inter tra qualche anno, le rispondo che ci metto la firma". 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 03 febbraio 2025 alle 10:48
Autore: FcInterNews Redazione
vedi letture
Print