L’Inter più forte della sfortuna e degli errori arbitrali, riesce a riprendere un derby che sembrava stregato. Con un secondo tempo d’impeto i nerazzurri rimettono in equilibrio la gara.

L’Inter parte con il piglio giusto. Barellasi defila molto a destra e si alza in fase di possesso, per allargare le maglie del Milan, offrire un’alternativa e giocare vicino a Dumfries con pericolosità. Quando il 23 si alza, Mkhitaryan si abbassa e da una mano a Calhanoglu in fase di impostazione. Il turco, appena rientrato dall’infortunio, gioca ad un tocco in più del solito e la manovra spesso non è veloce come vorrebbe Inzaghi. Per questo l’armeno si abbassa e prova con la sua tecnica a dare un impulso al gioco di rapiditá e fluidità. E poi si fa trovare benissimo dietro i due centrocampisti del Milan Reijnders e Bennacer, ma le sue galoppate con la palla spesso mancano di precisione nella finalizzazione del passaggio decisivo. 

Davanti la ThuLa è attiva sin da subito. Fonte di gioco secondaria, ma altrettanto importante, dopo in centrocampo. Lautaro fa il solito lavoro di raccordo tenendo occupato a turno un centrale di difesa, spesso Pavlovic, e un centrocampista rossonero. Thuram, defilandosi con la palla a sinistra, mette in apprensione la linea del Milan che è costretta a raddoppiare sempre sul francese, lasciando liberi spazi a sinistra per le incursioni di Dimarco. In difesa Pavard sta più bloccato per contenere Leao, mentre Bastoni prova a staccarsi e impostare da mezzala. Ma il 95 non ha la stessa gamba e sensibilità nel lancio di sempre, e fa più fatica, anche perché il Milan attacca spesso da quella parte isolando Leao dal lato opposto e interscambiando continuamente Musah e Pulisic sul lato destro, supportati sempre puntualmente da Reijnders, migliore del Milan, e da Walker. Il neo acquisto parte timido ma col passare dei minuti acquista più sicurezza e metri di campo tenendo bassi Dimarco e Bastoni. 

Abraham prova a proteggere palla, fare sportellate e andare al duello aereo ma De Vrij lo contiene sempre bene. Nel secondo tempo l’Inter reagisce di nervi allo svantaggio immeritato, con una manovra avvolgente e d’impeto che stritola i rossoneri. Da segnalare il buon piglio con cui entra Zalewski sulla sinistra. Alterna momenti dove pesta la linea a momenti dove si accentra per tagliare dentro l’area. Dopo 3 pali i nerazzurri trovano il pareggio in extremis e strozzano la gioia rossonera.

Riccardo Despali

Sezione: Angolo tattico / Data: Lun 03 febbraio 2025 alle 13:38
Autore: Redazione FcInterNews.it
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