Chissà se dopo la finale di Supercoppa persa da Inzaghi, Gasperson si sarà rinfrancato a modo suo, ma 'giusto' un cicinin... Pronto magari a rilasciare quanto prima l'ennesima lettura distorta sull'esito di una gara dei nerazzurri milanesi. Potendo oltre tutto arguire che Simone - in terra araba - sia riuscito a far peggio di lui sulla stessa panchina, in analoghe circostanze, ma in terra cinese... Il riferimento andrebbe alla rimonta - di minore entità numerica - subita dal tecnico di Grugliasco nella finale di Supercoppa Italiana del 2011, allorché lo scavezzacollo svedese ed uno degli ex morosi/compagni/mariti della Satta anticiparono le gesta saudite (o inaudite?) di 3 loro affini contemporanei... Della serie, tutta gasperiniana: chi s'accontenta, gode! Mentre altri colleghi - tipo i nativi di Coimbra (tra cui Conceiçao padre) - sono soliti fumarsi, invece, un sigaro...

Se non altro, l'inopinata sconfitta a Riad dei nerazzurri è servita per certificare il motivo per il quale quelli della Marotta League non si sono ostinati più di tanto per far giocare l'Inter sempre e solo di lunedì, come lo scorso 6 gennaio... Non foss'altro che per via dei favorevoli risultati ottenuti dal demone di Piacenza nei precedenti 7 monday night. Sì, perché, a decorrere dal suo 3o lunedì nerazzurro (nei primi 2 Inzaghi aveva, invece, fatto 'palestra' con una sconfitta casalinga al debutto ed un successivo pareggio esterno), lo score recitava 7 vittorie su 7 gare, con 18 reti segnate ed appena 3 subite, col corollario di 4 clean sheet nonché la conferma - tra Lazio e Como - degli almeno 2 gol realizzati a gara come nelle precedenti 5 sfide giocate in quel giorno della settimana.

Poteva allora capitare, prima o poi, che il filotto si interrompesse. Meno prevedibile che fosse 'solo' un destino cinico, ma soprattutto baro - con l'arbitraggio del Sig. Sozza che ha infatti 'lordato' da par suo l'esito della sfida... - a fungere da mina detonante. Anche se, ad onor del vero, i nerazzurri avrebbero potuto comunque chiudere la finale sul 3-1 in più occasioni o financo sul 3-2, anziché poi subirlo nei minuti di recupero...

Ecco allora che non c'era modo migliore di 'abbandonare' (temporaneamente) le partite nei giorni feriali se non ripristinando un dogma di chiara matrice religiosa: "Santificare le feste", meglio ancora se nell'ora canonica delle 15 domenicali. Un evento talmente raro come Venezia-Inter alle 3 di pomeriggio - nel calendario dell'Inter in Serie A mancava addirittura dal maggio 2021 - che gli amanti nerazzurri del cosmo potrebbero ora parificare ad un'eclissi: lunare o solare non farebbe discrimine. Anche perché c'è una bella differenza tra fruire di un'Inter NON criptata - come nell'ultima Lazio-Inter 'offerta' in TV da DAZN - e godersi una Beneamata in chiaro a tutti gli effetti, cioè alla luce del giorno, per giunta festivo.

Si dà poi il caso che la particolare intestazione dello stadio lagunare - intitolato all'aviatore veneziano Pier Luigi Penzo - fosse un'occasione troppo ghiotta per non combinarla, in chiave "resurrezione" nerazzurra, con una famosa locuzione latina. Quella attribuita al matematico francese Cartesio: "Cogito, ergo sum: PenZo, dunque sono". D'accordo: i linguisti avranno da eccepire sulla forzatura della consonante 'z' al posto della 's'. Ma del resto è notoria 'l'idiosincrasia' dell'idioma veneto per la prima delle 2 lettere. Per dire, ne sa qualcosa un ex presidente del Brasile - che di nome fa Jair... - il cui trisavolo emigrò da Anguillara Veneta (Pd) nel lontano 1888 col cognome BolZonaro per poi dichiarare erroneamente la sua identità all'anagrafe di quel paese sudamericano, fino a diventare BolSonaro: con la 's'...

Ma i puristi del tifo interista staranno, eccome, a questo gioco lessicale, ben lieti di certificare - in virtù dell'esito pur più sofferto del previsto della sfida al Penzo - come ci sia vita (nerazzurra) dopo Riad. Anche se, per ironia della sorte, proprio in un'altra isola della laguna - San Michele anziché Sant'Elena - riposa, invece, il mago Herrera. A proposito: don Helenio non si sarà certo adontato per il primato battuto da Inzaghi con le 6 vittorie esterne consecutive senza gol al passivo...

Insomma: la laguna veneta - rispetto al deserto saudita - si è rivelata un'ottima location dalla quale rispedire al solito mittente piemontese certe cronache paramortuarie dedicate ai nerazzurri nei giorni successivi alla loro trasferta araba. Resoconti che, anziché andare a rimestare - con maggior onestà intellettuale - nelle tante magagne presenti in casa bianconera, grondavano, invece, di argomentazioni da caccia alle streghe nerazzurre: tipo "giocatori logori", "problemi muscolari raddoppiati", "rosa da svecchiare", "società ridisegnata", "rivoluzione compiuta", "Cahlanoglu e Inzaghi, verbali che scottano". Si sarebbero dimenticati soltanto di raccontare dei (fantomatici) tumulti dei tifosi nerazzurri scoppiati ad Appiano Gentile e della (farlocca) rievocazione storica de "Le 5 giornate di Milano" andata in scena in Viale della Liberazione...

Una redazione, quella di Tuttosport, fintamente ignara, invece, del fatto che i nerazzurri - percorso in Champions a parte ed a rigor di pronostico della prossima giornata di campionato (la 21a), ivi compresi gli imminenti 3 recuperi infrasettimanali del 19° turno - potrebbero ritrovarsi in vetta solitaria alla classifica senza dover aspettare la calendarizzazione del prosieguo di Fiorentina-Inter. Ma a proposito della sospensione della sfida del Franchi per il malore occorso a Bove, vien spontaneo spenderci un breve focus, meglio, un distinguo tutt'altro che mediaticamente dibattuto. Durante Tottenham-Liverpool di mercoledì scorso - gara di semifinale della Carabao Cup, la Coppa di Lega inglese - è capitato un episodio analogo a Bentancur, fortunatamente connotato dallo stesso esito lieto del centrocampista viola. Ma con la sostanziale differenza che la partita - dopo una breve interruzione e sulla falsariga del precedente di Eriksen agli Europei 2021 - è stata portata regolarmente a termine, una volta accertato che il giocatore uruguaiano avesse ripreso conoscenza. A costo ora di apparire cinici, ma solo realisti: quando i soliti 'piagnoni' peninsulari si decideranno a copiare gli inglesi anche su questo fronte - dopo aver già importato il rituale del loro 'boxing day' natalizio... - sarà sempre troppo tardi. Come già opinato in un altro post, in Fiorentina-Inter ci sarebbero infatti state tutte le condizioni - in primis quelle di salute del giocatore viola - affinché la gara potesse essere ripresa e terminata in quella stessa serata dello scorso 1° dicembre. Dunque, senza rinvio a data da destinarsi, con ulteriore saturazione del calendario...

Urge infine un pensierino sui rossoneri, nuovamente disillusi dopo il pareggio col Cagliari nonché doppiamente vincitori 'abusivi': nel senso di risultare gli unici ad aver sollevato la Supercoppa italiana "sia da finalisti sconfitti di Coppa Italia che da secondi classificati nel campionato di Serie A" (cit.). Ecco la considerazione: è molto probabile che le 2 semifinali della Coppa nazionale riservino - squadre capitoline permettendo - un altro paio di stracittadine milanesi che, unitamente al derby di ritorno del prossimo 2 febbraio, porterebbero a 3 il numero delle sfide stagionali ancora in ballo. Salvo 'sorprese' aggiuntive derivanti poi - toccando ferro - dagli eventuali accoppiamenti negli ottavi di finale di Champions League, visto che potrebbero far lievitare il conteggio fino a 7 incroci complessivi: un unicum difficilmente ripetibile. Ora resterebbe solo da augurarsi che la rimontona (almeno nel numero e nel prestigio delle vittorie stagionali dei derby...) possa riuscire stavolta ai nerazzurri, purché animati da un sano spirito di rivalsa. Vero Frattesi? Confidando pure sul fatto che il demone di Piacenza riuscirà a toccare, come (quasi) sempre accaduto, i tasti giusti.

Nel frattempo, sotto col Bologna!

Orlando Pan

Sezione: Calci & Parole / Data: Lun 13 gennaio 2025 alle 20:53
Autore: Redazione FcInterNews.it
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