Al sottoscritto piace pensare che dopo avere virtualmente varcato la soglia dell'inferno - all'indomani dell'inaspettata sconfitta nel derby - Simone Inzaghi si sia messo in testa un'idea meravigliosa. Quella di (provare a) declamare - previo aggiustamento - dei famosi versi ai suoi ragazzi (scritto in minuscolo per non confondersi con l'omonimo Cesare...), tratti dal canto XXVI dell'Inferno di Dante. Giusto per vedere l'effetto che facevano. Esattamente questi: "Fatti non foste per giocar come bruti (i nerazzurri visti al derby, nda), ma per (con)seguir vittorie e b(A)nemerenza".
E non si pensi che Simone abbia inteso configurare, con quella (A), chissà quale licenza che ogni poeta - compreso il Sommo Alighieri - può concedersi. Trattasi, infatti, solo della simulazione di un termine arcaico come la "c(A)noscenza" di dantesca citazione... Giusto l'ennesimo inciampo di un ormai dimissionato e sed(I)cente - per quache (ex) collaboratrice) sed(U)cente... - ministro della cultura. Niente licenza (poetica) dunque, ma almeno il premio friulano dei 3 punti - agrodolce ripristino dell'elisir di buona navigazione - per quanto ottenuti con spreco inenarrabile di occasioni da gol e di una dose di sofferenza finale non richiesta, quindi gratuita. Al di là delle rinnovate ambasce della difesa (con già tre coppie di gol subiti, più 1 sfuso e 2 soli clean sheet in appena 6 giornate), non è stato, però, normale che i nerazzurri siano rimasti a digiuno di vittorie per quasi un mese intero, mettendo in fila un periodo nero contrassegnato da una sosta per le Nazionali, da 2 pareggi con valenze agli antipodi e da una sconfitta nella stracittadina. Talmente malvissuta che è stato come aver gettato via il bambino (del record mancato dei 7 derby consecutivi vinti...) con l'acqua sporca (di una partita malinterpretata ed inqualificabile). L'ultimo "ramadan" pallonaro risaliva addirittura alla primavera del 2023 - quando ancora non c'era Taremi... - allorquando i nerazzurri, dal 10 marzo al 7 aprile (tra campionato, Champions League e Coppa Italia) - inanellarono ben 3 sconfitte ed altrettanti pareggi. Con Inzaghi "pronto" a saltare. Poi, a partire dal quarto di finale di CL contro il Benfica, ha cominciato a prendere forma una sorta di "miracolo". Nel senso che una certa "ortografia" ha confermato di nascondere delle proprietà taumaturgiche. D'altronde è risaputo che tira più un pelo di... Sì, vabbé: ci siamo capiti! Ed i nerazzurri mica potevano restare immuni ad un certo richiamo. Con Simone da Piacenza che poi ci mise molto del suo fino a generare una svolta clamorosa che produsse ben 11 vittorie nelle successive 15 gare. Peccato solo per lo sfortunato sipario stagionale di Istanbul.
Tornando in Friuli, dopotutto, quel disastroso finale di 2 anni fa non avrebbe tollerato repliche odierne: tipo una vittoria dell'Udinese per 3 a 1 con 2 reti subite dai nerazzurri negli ultimi 10 minuti di gioco, recupero compreso... Anche perché Barella - autore all'epoca dell'iniziale vantaggio nerazzurro grazie ad una punizione magistrale - questa volta è stato assente giustificato per via di una fastidiosa "distrazione" al retto femorale della coscia dx. A proposito: trattasi di un inconveniente fisico che, invece, il "sempre attento" direttore del Corsport, Ivan (Otorino novello...) Zazzaroni, non avrà mancato di riportare nella sua personale scheda clinica intestata al 23 nerazzurro, dopo un precedente e "contestato" caso di sinusite... Vien quasi da pensare che tutte queste "morbose attenzioni" del direttore del CdS sullo stato di salute del centrocampista sardo, altro non possano essere che una sua forma di malcelata nostalgia per certi scranni di giudice televisivo. D'altronde si resta convinti che lui non disdegnerebbe affatto passare, in un attimo, dalla tribuna di "Ballando con le stelle" a quella de "L'isola dei famosi". E isolàno, Barella lo nacque... Dunque: carpe diem, Ivan! Se non altro sarebbe un modo sfacciato per restare ancora più vicino alla (ex) vedova D'Aguanno. Fatto sta che - come aveva già in parte fatto notare in settimana un editorialista nerazzurro e checché se ne possa ora argomentare - l'inizio di campionato dei nerazzurri sembra proprio la copia della Serie A 2022-23. Sperabilmente non nella modalità 'carbone', ma di sicuro come novero delle squadre in calendario. No, perché - fatta la spunta del Lecce alla 2a giornata di quest'anno dopo il debutto nerazzurro in terra salentina di appena 2 stagioni prima - alla 4a è toccata in sorte all'Inter ancora una squadra lombarda: all'epoca la Cremonese, quest'anno il Monza; alla 5a è stato di nuovo inserito il derby milanese (perso in entrambe le occasioni...); poi, fra la 6a e la 7a giornata, la stessa coppia home-away di rivali fra Torino e Udinese, solo stavolta con la sequenza invertita delle giornate; ed infine, all'8a - dopo la seconda insulsa pausa di quest'anno per le Nazionali - ai nerazzurri toccherà l'identica trasferta capitolina in casa della Roma. Insomma, corsi e ricorsi storici che metterebbero davvero i brividi se non fosse che alcuni parametri comparativi sono contraddittori. Se oggi, rispetto alla 6a giornata di 2 anni fa, sono inferiori i punti ottenuti (11 contro 12), dunque la media degli stessi per partita (1,83 anziché 2,00), sono un po' migliorati i dati sulle reti (13 contro 12 quelle fatte, 7 contro 8 le subite). Il riscontro comparativo più incredibile è invece il dettaglio di gol e assist stagionali che riguarda, per l'attacco, solo Lautaro (con 2 reti e 1 assist) e Thuram (4 e 3). Allorché, invece, all'epoca tutti e 4 gli attaccanti nerazzurri avevano già compartecipato alle 12 segnature. Lautaro con 3 reti e 2 assist, poi Correa con 2 e 1, Dzeko con 1 e 2 ed infine Lukaku con 1 gol e un assist.
In ogni caso, il risveglio friulano di Lautaro è un'ottima notizia. Per quanto certi giornalisti della carta stampata si siano baloccati a fare sfoggio delle loro attitudini matematiche, non facendo altro che dilatare progressivamente il periodo di digiuno dell'argentino. Erano partiti quantificando in 6 mesi (decorrenti da fine febbraio) quello casalingo, per poi passare al "dato clamoroso di 2 gol negli ultimi 212 giorni di Inter" (Cds del 27/9). E chissà: magari un domani sarebbero arrivati a contare financo i minuti se non i secondi del gol desaparecido. Poi, per fortuna, a Udine la dea bendata deve essersi decisa a porre fine a questo penoso stillicidio mediatico, con la 2a marcatura di LM10 che è stata una vera perla confezionata dalla premiata ditta franco-argentina (la ThuLa).
Non secondariamente, la vittoria di Udine avrebbe lasciato anche un'altra eredità. Bisognerebbe infatti smetterla, una buona volta, di riportare a noia delle frasi fatte perché spesso si rischia solo di perpetuare delle inesattezze. Prendiamo, appunto, Udine o, meglio, la locale società calcistica che sopporta da tempo almeno 2 nomee: quella di essere una "bottega cara", nonché un "campo storicamente ostico/per nulla facile" per i nerazzurri. Sebbene nemmeno a Sassuolo (leggasi Frattesi) o a Genova (vedi J. Martinez) i giocatori te li tirino dietro, la prima diceria si confuterebbe con una semplice battuta. Udine sta in Friuli, regione a statuto autonomo, dunque non può risultare costosa visto che lo scettro spetterebbe ad una "sorella" confinante dove, di autonomia, si vorrebbe attuare, "a malapena" quella differenziata... Ci si riferisce ovviamente alla "rappresentanza" di Bottega Veneta, quella sì, cara per antonomasia. Lo sa pure un/un'atleta del ring convenuto/a apposta dalla Tunisia per le sfilate d'alta moda a Milano...
Quanto, invece, alla trasferta proibitiva friulana, il discorso si fa più serio perché entrano in gioco le statistiche nerazzurre. E con i numeri non si può certo barare, nemmeno se fosse capitato di essere scritturato - anche solo come comparsa - nel film "La stangata"... Con la doverosa formula del "Salvo errori e omissioni" (S.E. & O.), il campo dei friulani - proprio con la vittoria di ieri (sabato) - è diventato per i nerazzurri il più vincente tra tutti quelli delle squadre che hanno avuto un minimo sindacale di percorso in Serie A: dunque esclusi parvenu (Pistoiese, Messina, Carpi, ecc.) ed imbucati affini. Risulta infatti che la percentuale di vittorie interiste nei 52 incroci di campionato in terra friulana sia ora salita al 46,15%, ma fino alla vigilia si attestava al 45,10%. Pertanto, Udine era preceduta di poco solo dalla Genova blucerchiata (col 45,45%) - appena sorpassata - poi a seguire il Bologna (col 41,56%) e la Torino granata del secondo dopoguerra (col 40,9%: percentuale che scenderebbe al 38,75% contemplando anche gli anni del Grande Torino). Dunque le dicerie trite e ritrite e le frasi copincollate dovrebbero stare proprio a zero. Lo stadio Friuli - con, in pratica, 1 vittoria dell'Inter ogni 2 gare - è il suo principale campo di conquista esterno. Facciamocene una ragione; altro che "storicamente ostico"! Oddio, si potrebbe obiettare che, vittorie a parte (24 sui predetti 52 incroci complessivi), quell'aggettivo fosse giustificabile dalla somma eventualmente esorbitante dei pareggi (16) e delle sconfitte (12). Ma queste ultime incidono solo per il 23,53% mentre il totale delle gare con risultato positivo (24V+16N) ammonta al 76,47%. Nella viva convinzione di non essersi inimicato nessuna/o con la "diatriba" sul campo ostico friulano, lo scrivente attende fiducioso il debutto casalingo dei nerazzurri in Champions contro la Crvena (Rossa) Zvezda (Stella).
D'altronde sono già un po' di anni che l'Uomo Ragno Walter Zenga non la allena più a differenza, invece, del Drago nerazzurro Dejan Stankovic che l'ha lasciata solo 2 anni fa. Per poi transitare dagli ungheresi del Ferencváros, tornare in Italia dalla Sampdoria ed approdare infine, a luglio scorso, sulla panchina dello Spartak Mosca. Un pensiero in meno per i nerazzurri, visto che Deki, nella sua terra natia, aveva realizzato un secondo Triplete: quello di 3 titoli serbi consecutivi, più un paio di coppe nazionali. Buttali via! In ogni caso, sarebbe cosa buona e giusta NON dover proprio aspettare gennaio 2025 (gare contro Sparta Praga e Monaco) per mettere a posto congruamente la classifica unica della nuova Champions con quei 16/18 punti stimati come sufficienti per accedere direttamente agli ottavi di finale.
Orlando Pan
Altre notizie - Calci & Parole
Altre notizie
- 16:49 videoMarotta incalzato da un tifoso: "Quest’estate qualche altro bel colpo". Lui se la ride
- 16:33 Sky - L'Inter e l'attacco del domani: resta in piedi l'idea David. Che fare con Pio Esposito?
- 16:20 Mix di tecnica e coordinazione: la perfetta rete al volo di Lautaro è il Betsson Sport Goal di gennaio
- 16:04 Mondiale per Club, la Premier non rinvierà l'inizio della stagione 2025/26. Vane le pressioni del City
- 15:50 Sky - L'Inter aveva offerte per Arna e Correa: il no dei due giocatori ha bloccato l'arrivo di un'altra punta
- 15:35 Sucic-Inter, nuovi retroscena: spunta il bonus Champions. Con altra vittoria per la Dinamo Zagabria
- 15:21 videoThe Ultimate Code: Zalewski versione 'hacker' nel nuovo video di Inter Media House
- 15:06 Yildiz batte Lautaro: è del turco della Juventus il gol del mese di gennaio in Serie A
- 14:52 Tena, ds Villarreal: "Dovevamo rinforzarci sulla destra, per questo abbiamo preso Buchanan"
- 14:37 Derby ad alta intensità per LauToro, il capitano dal sangue argentino ma con molto Italian Style
- 14:23 videoRodrigo Palacio compie 43 anni: l'omaggio dell'Inter con le sue giocate più belle
- 14:08 Lazio, Fabiani spiega il naufragio dell'affare Casadei: "Poteva andare in porto, ma non accetto imposizioni"
- 13:54 WTW nuovo Insurance Brokerage Official Partner dell'Inter. Ricci: "Consapevoli del loro grande valore"
- 13:40 Sky - Fiorentina-Inter, primi indizi di formazione: torna Acerbi, idea Taremi e ballottaggio in mezzo
- 13:28 Buchanan: "Al Villarreal per giocare, all'Inter non ho avuto l'opportunità. Pronto a mostrare il mio livello"
- 13:11 Manna: "Non volevamo perdere Kvaratskhelia, ma siamo stati quasi ricattati... Meret vicino al rinnovo"
- 12:57 Bookies - Fiorentina-Inter, nerazzurri favoriti. Si prevede una partita con pochi gol
- 12:43 Jakirovic, lo scopritore di Petar Sucic: "Pronto per l'Inter, ha dimostrato di poter fare la differenza"
- 12:28 Sucic, accordo confermato tra Inter e Dinamo Zagabria: dettaglio sulla percentuale della rivendita
- 12:14 Bellinazzo stronca 'Report': "L'Inter ha rispettato tutti i parametri. Certi fatti riportati non correttamente"
- 12:00 Tutto sul RECUPERO di FIORENTINA-INTER: cosa dice il REGOLAMENTO. Palladino con 13 giocatori
- 11:45 Paolillo: "L'Inter può vincere la Champions, Marotta la meriterebbe. A Firenze partita strana"
- 11:30 De Napoli: "Guardo il calcio in tv, stravedo per un interista. E sono d'accordo con Peruzzi"
- 11:15 Pastorello: "L'Inter voleva Vitor Reis, poi è arrivata la Premier. Per Acerbi e De Vrij non c'è trattativa perché..."
- 11:02 CdS - Dumfries, un ultimo scatto prima dello stop: Inzaghi ormai non se ne priva più
- 10:48 CdS - Tutto ruota attorno a Calhanoglu: Inzaghi deve ritrovarlo al top della forma
- 10:34 Ghini (pres. Fratellanza Militare di Firenze): "Emozionato a rivedere Bove allo stadio. Ecco cos'ha insegnato Fiorentina-Inter"
- 10:20 Megale (questore Milano): "Curve, nuove restrizioni: al derby Daspo già allo stadio, Niente striscioni? Vi spiego perché"
- 10:06 TS - Interisti a scadenza: Correa ai saluti, per De Vrij rinnovo pluriennale?
- 09:52 TS - Correa recupera per la Fiorentina, ma lunedì. Un solo dubbio di formazione per Inzaghi
- 09:38 TS - Beukema in pole per l'eredità di Acerbi: il giocatore ha un'idea precisa
- 09:24 TS - Inter, mirino sull'estate: Sucic per Frattesi, due colpi a centrocampo in A e uno in attacco
- 09:10 Qui Fiorentina - Emergenza totale: Palladino resta con 13 giocatori
- 08:56 GdS - Inter, il momento della verità. Inzaghi e squadra sanno che siamo nel mese decisivo: serve una sgasata prima del match del Maradona
- 08:42 GdS - Inter, un mercato da 6: Zalewski utile, colpo Sucic in prospettiva
- 08:28 GdS - Troppi ko: Calhanoglu latitante. Dopo Lautaro, serve ritrovare il "vero" turco
- 08:14 GdS - Cambio di piano: ritiro a Coverciano. Inzaghi rilancia Bisseck, non preoccupa Zielinski
- 08:00 Martorelli analizza il mercato di gennaio: "Non darei la palma di migliore a nessuna società. L'Inter non ha aggiunto top"
- 01:04 Prima GdS - L’Inter vede Viola. Tra domani e lunedì, con la Fiorentina Inzaghi chiede lo scatto a Calha
- 00:00 Retropensieri
- 23:57 Bologna, Italiano si gode Castro: "Siamo stati premiati da lui". L'Inter osserva da lontano
- 23:43 Atalanta, Gasperini: "Partita aperta, soffriamo sulle palle inattive. De Ketelaere out? Giochiamo ogni tre giorni"
- 23:29 Milanese: "Napoli più pratico dell'Inter. Ma i nerazzurri hanno due punti di forza in più"
- 23:14 Ranieri spiega le scelte di mercato della Roma: "Non potevamo muoverci per il Financial Fair Play"
- 23:02 Coppa Italia, colpo Bologna: Castro stende l'Atalanta, felsinei in semifinale dopo 26 anni
- 22:47 Radu ringrazia l'Inter: "Dodici anni di emozioni. Ma un ricordo che non auguro a nessuno mi ha perseguitato"
- 22:32 Per Hübner è l'Atalanta la squadra che gioca il miglior calcio. Citazione anche per l'Inter
- 22:18 Percassi: "Scamacca e Scalvini verranno operati, li perdiamo a lungo. Nel mercato non ci siamo fatti mancare nulla"
- 22:04 Rivalità e rispetto nel derby: Lautaro in pochi secondi dalle storie tese all'abbraccio con Tomori
- 21:50 Fiorentina, Fagioli: "Purtroppo giovedì noi nuovi non possiamo giocare. Io ho anche già segnato all'Inter..."
- 21:36 Belleri: "Derby, mi aspettavo qualcosa di più dall'Inter. Inzaghi era già allenatore quando giocava"
- 21:22 Colomba: "Il Napoli è uno squadrone, per lo scudetto è lotta a tre"
- 21:08 Derby di Milano, quasi 1,3 mln di spettatori su DAZN: solo Roma-Napoli ha fatto di più
- 20:54 Claudio Trotta: "Su San Siro grande confusione. Sono per la ristrutturazione, con un'aggiunta"
- 20:40 Domani sarà ancora derby Inter-Milan per la Coppa Italia Primavera: l'arbitro del match
- 20:26 Sucic pronto per il primo antipasto di Inter: ecco il giorno delle possibili visite mediche
- 20:12 fcinL'Inter non toglie gli occhi di dosso da Beukema. Un osservatore nerazzurro anche a Bologna-Como
- 19:57 Sky - Fiorentina-Inter, Inzaghi pensa ad una conferma in blocco: probabile un solo cambio di formazione
- 19:43 Brutto infortunio per Stankovic, l'Inter lo abbraccia a distanza: "Tornerai più forte di prima Filip"
- 19:29 Udinese, Ekkelenkamp: "Sneijder il mio idolo da bambino. Mi piaceva molto anche Totti"
- 19:14 video"Forte, personalità" e pacche sulla schiena: la carica di Inzaghi a Zalewski prima dell'esordio con l'Inter
- 19:00 Rivivi la diretta! "IO GIRO L'ITALIA PER TE", ospite l'INTER CLUB MONTESILVANO. Derby, mercato e FIORENTINA-INTER
- 18:54 Spezia, Lapadula: "In Pio Esposito si vede la determinazione, non vedo l'ora di conoscerlo"
- 18:40 Donnarumma, parole al miele per il preparatore dei portieri Spinelli: "È fortissimo. Due anni insieme, ora è all'Inter"
- 18:26 Galante: "Inter ingiocabile? A tratti ha ragione Mkhitaryan. Però non gioca sempre a mille"
- 18:12 Bookies - Coppa Italia, Inter e Juventus favorite alla pari. Atalanta subito dietro
- 17:58 Atalanta, De Roon: "Non guardiamo allo Scudetto, siamo lontani. Dispiace per Scamacca"
- 17:43 Bookies - Corsa Scudetto, tutto rimane invariato: Inter ancora favorita, Napoli e Atalanta dietro
- 17:29 Caressa: "De Vrij esempio di serietà e costanza. Ormai il tempo effettivo è imprescindibile"
- 17:15 Locatelli: "Juventus al Mondiale per Club per vincere. Sarebbe bello sfidare l'Inter in finale"