Solida, potente, letale: l'Inter, proprio nella notte delle risposte attese, manda un segnale chiarissimo a tutti. Altro che fame finita: 4 gol alla temibile Atalanta e un senso di strapotere che impressiona.

Per la Gazzetta dello Sport, dal prato di San Siro è risuonato un messaggio inequivocabile che Lautaro e compagni hanno urlato prima di tutto a sé stessi e poi alla Juventus partita a tutta e attesa stasera all’esame Roma: i campioni siamo noi, provate a prenderci se ci riuscite.

L'estate non è stata facile, tra un ritiro fatto per lo più con esuberi e giovani della Primavera, mentre i 17 nazionali erano giustamente in ferie dopo le fatiche di giugno-luglio. Il programma stilato era chiaro: arrivare al top al match con l'Atalanta. E così è stato. Venerdì Inzaghi ha avuto le risposte che cercava, soprattutto a livello fisico.

Rispetto a un anno fa, peraltro, c'è una differenza che va subito colta: questa squadra non è più dipendente da Lautaro. Il Toro resta il leader, la stella e il capitano, ma con l'innesto di Taremi e questo Thuram famelico sotto porta si dimostra che non ci saranno ansie quando l'argentino tirerà il fiato.

E contro Gasperini è arrivata anche una risposta a chi pensa che il 3-5-2 di Inzaghi sia un sistema di gioco solido ma poco fluido è fuori strada: l’Inter - come sottolinea la Gazzetta - è in continua evoluzione e questo primissimo spicchio di stagione ha confermato la tendenza. Da rilevare anche la saggia gestione dei momenti, degna di una squadra matura e consapevole. 

Sezione: Copertina / Data: Dom 01 settembre 2024 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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