Il tema della preparazione fisica è sul tavolo dello staff tecnico dell'Inter. Se c'è una grande differenza rispetto allo scorso anno è proprio questo: nell'estate scorsa, a differenza di quella di due anni fa, non fu possibile per Inzaghi e i suoi collaboratori lavorare assieme a tutto il gruppo e le differenze si sono notate fin dal principio.

Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, gli arrivi di molti giocatori sono stati scaglionati, per quelli reduci dall’Europeo e quelli dalla Coppa America. L’infortunio di Taremi, poi, costrinse Thuram prima e Lautaro poi ad accelerare un rientro in gruppo. "Forse troppo? Chissà - si legge -. Di certo l’argentino ha pagato un conto salato almeno fino a dicembre, ritrovando una forma fisica buona solo nel 2025. Per Thuram, invece, il conto è arrivato più tardi, in questo anno solare: il risultato è che Inzaghi non ha mai avuto la ThuLa al top. Ecco, si può dire che sul piano della personalizzazione della preparazione probabilmente qualcosa di più poteva esser fatto".

Sotto osservazione anche il dispendio durante l'annata, condizionata sicuramente dalla nuova formula della Champions League che non si ferma alle sole due partite in più: il fatto di arrivare a gennaio con ancora la qualificazione in ballo non può non aver in qualche modo modificato approccio fisico e mentale. Capire gli errori sarà fondamentale per il prossimo anno, quando si avrà l'esperienza vissuta. Senza dimenticare che in estate l'Inter avrà anche il Mondiale da affrontare, con diversi giocatori che non staccheranno mai per via delle gare delle nazionali.

Sezione: Copertina / Data: Mar 29 aprile 2025 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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