Quello tra laziali e interisti è uno dei gemellaggi più solidi nella storia delle tifoserie Ultras d’Italia. Un gemellaggio ormai ultra ventennale che nell’ultimo periodo, complice l’omicidio di Gabriele Sandri, è diventato ancor più granitico. Era la mattina dell’11 novembre 2007, quando, ‘Gabbo’ in auto con degli amici stava viaggiando verso Milano dove nel pomeriggio la sua Lazio avrebbe affrontato proprio i Nerazzurri di Roberto Mancini. Come tutti sanno all’autogrill di Badia Alpino, purtroppo, accade l’irreparabile. Un agente di Polizia, tal Spaccarotella - diventato tristemente famoso alle cronache nazionali e non solo per quel gesto sconsiderato - estrasse la pistola e sparò contro l’auto di ‘Gabbo’ e dei suoi amici.

Sandri era seduto dietro. Stava dormendo. Probabilmente, non si era nemmeno accorto del parapiglia che era scoppiato nell’area di sosta dove i laziali si erano imbattuti in tifosi della Juve. Ironia della sorte, come abbiamo detto, quel giorno a Milano si sarebbe dovuta scrivere un’altra pagina importante di un gemellaggio che non ha mai conosciuto alti e bassi. Nemmeno dopo il 5 maggio 2002.  L’Inter perse all’Olimpico 4 a 2 con i biancazzurri. Ma tra i tifosi nonostante la grande delusione degli interisti non accadde nulla. Eppure, nella storia del tifo nerazzurro ci sono esempi di gemellaggi andati in frantumi proprio a casa di big match ad alta tensione. E’ il caso di quello con i sampdoriani. La Doria ai primi di maggio del 1991 gioca a San Siro. L’Inter del Trap è lì che la tallona. L’arbitraggio di D’Elia è scandaloso. Nel primo tempo un gol regolare di Klinsmann viene annullato e nella ripresa un rigore clamoroso su Stringara viene negato. Alla fine saranno i doriani a imporsi per 2 a 0 con l’Inter che sbaglia il rigore del possibile 1-1 e Pagliuca che si becca un ombrello addosso.

Con i laziali non è mai capitata una cosa del genere. Benché gli incroci tra le due squadre con poste in palio pesanti non sono mancati. Una per tutti la finale di Uefa Cup del ’97-98 al Parco dei Principi di Parigi. Una grande festa del calcio e del tifo coi nerazzurri di Gigi Simoni che trionferanno per 3 a 0. Ma torniamo a quel maledetto 11 novembre del 2007. Inter Lazio non si gioca per motivi d’ordine pubblico. Ma la seria A non si ferma. Un fatto che indigna tutto il movimento Ultras d’Italia. A Milano gli interisti partono in corteo e arrivano sino in Corso Sempione nelle vicinanze della sede Rai. Ci sono attimi di tensione. Scattano i Daspo e le diffide. Inter Lazio verrà recuperata più avanti. Una grande coreografia in ricordo di Gabriele Sandri e il papà di Gabbo ospitato in Curva Nord per una giornata da brividi. Tantissimi i gesti toccanti da parte dei ragazzi della Nord che organizzeranno negli anni anche tornei e diverse iniziative benefiche nel nome di Gabriele. Ed è stato così anche quest’anno, quando, l’11 novembre 2012 Gabbo viene ricordato con questa scritta: “11.11.07 -11.11.12 UN ULTRAS NON DIMENTICA…GABRIELE SEMPRE CON NOI. CN69”.

Una delegazione della Nord interista ha voluto essere presente all’Olimpico con questo striscione in occasione del derby capitolino. Stasera sarà nutrita la presenza dei tifosi nerazzurri all’Olimpico. A quelli in arrivo da Milano s’aggiungeranno diversi pullman in arrivo dagli Inter Club dell’Italia centrale. Come sempre le due curve vivranno momenti di commozione nel nome di Gabbo. Un simbolo, un’icona del movimento ultras che lotta per non essere criminalizzato e, soprattutto, perché la demagogia del fare di tutta un’erba un fascio, non continui ad avere il sopravvento nell'opinione pubblica.

Sezione: Dalla Curva / Data: Sab 15 dicembre 2012 alle 14:30
Autore: Fabrizio Valenti
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