A pochi minuti dal calcio d’inizio della gara contro il Monza, Beppe Marotta, ad sport dell’Inter, si presenta ai microfoni di Sky Sport per sottolineare i mille significati che assume il match di questa sera, ultimo prima della Supercoppa in Arabia Saudita. Tornando anche sulle questioni legate alle polemiche degli ultimi giorni e al mercato.

Sui ricordi legati al Monza.
“Un po’ di palestra l’ho fatta anche qui, all’epoca della presidenza Giambelli. Nella foto allo stadio si celebrava la vittoria nella Coppa Italia di C del 1988”.

Preferisce essere preda o cacciatore? Chi sta meglio tra chi insegue e chi vuole andare in fuga?
“Siamo in una fase interlocutoria, cambia poco. Ora siamo lepre, l’ho usata come metafora dopo le critiche piovuteci addosso perché dobbiamo essere bravi a respingerle come la lepre deve schivare le pallottole dei cacciatori”.

Il vero obiettivo dell’Inter è lo Scudetto?
“L’obiettivo è quello di cercare di vincere le competizioni a cui partecipa. Per cui deve ottimizzare le performance, rispettando gli avversari ma senza sentirci inferiori a nessuno. Se vincerà qualcun altro faremo i complimenti, noi poi non siamo presuntuosi da dire che vinceremo. Ma ci proveremo”.

Non andrete sul mercato degli attaccanti a meno di opportunità?
“Siamo l’attacco più prolifico con 48 gol, traguardo raggiunto col contributo di tutta la squadra. L’assetto offensivo ci dà garanzie per il resto della stagione, siamo sicuri di avere un attacco di alto profilo”

Zielinski potrebbe essere il prossimo pre-contratto?
“Il calciomercato è sempre attivo. Ausilio, Baccin, tutti noi, siamo attenti a ogni opportunità. Da inizio gennaio c’è la possibilità di chiamare i giocatori svincolati, vogliamo farlo anche noi ma siamo lontani dal dire che c’è un accordo”.

Le polemiche dell’ultima settimana ha fatto dimenticare la prestazione tremenda di Arnautovic. Nel reparto offensivo a parte Lautaro e Thuram c’è stato molto poco.
“Sì, ma loro due hanno sempre dato vantaggi alla squadra. Abbiamo costruito un reparto offensivo costituito da due giocatori di grande esperienza. Col Verona Arnautovic non ha fatto bene ma non si può mettere in croce un calciatore per una partita negativa o per non aver fatto gol. Poi i nostri attaccanti hanno sempre giocato e segnato, poi il gioco di Inzaghi premia anche marcatori con altri ruoli. Non c’è problema sotto questo punto di vista”.

Cosa rende la Juve la peggiore inseguitrice?
“Ha un bel reverendo, che ha impartito una bella lezione inculcando una bella mentalità. Anche noi l’abbiamo, però loro rischiano sempre di essere competitivi. Per noi deve essere uno stimolo: la critica, i giornalisti parlano dello scontro del 4 febbraio ma si può anche scivolare in partite insignificanti contro squadre di provincia. Non credo che Inter-Juve sarà determinante per l’esito del campionato”.

Quando Conte andò via, contattasti Allegri?
“Quando un tecnico va via, si contattano i tecnici liberi. Chiamammo lui perché era libero, così come Inzaghi. E ora siamo contenti e fieri di questa scelta, con tutto il rispetto per Allegri”.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 13 gennaio 2024 alle 20:30
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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