"Sappiamo cosa rappresenta Calha, un giocatore di livello mondiale. Non c'è e vedremo. Se Asllani darà le giuste garanzie giocherà lui perché è il suo sostituto, è in grande crescita ed è migliorato. L'unica sfortuna è aver davanti Calhanoglu". Così Simone Inzaghi prima di Inter-Juventus, quando aveva dato la priorità al centrocampista albanese per la cabina di regia contro i bianconeri, salvo affidarsi poi a Piotr Zielinski (autore di una doppietta dal dischetto, tra l'altro). La botta al ginocchio subita da Asllani prima di Roma ha impiegato più del dovuto ad assorbirsi e anche oggi per lui si prospetta solo panchina dall'inizio, con Nicolò Barella nuovamente titolare dopo Berna. Una partita speciale per il classe 2002, a Empoli dov'è di casa e sicuramente avrebbe voluto esserci dall'inizio.

Non è molto fortunato Asllani, e non solo, come ammesso da Inzaghi, perché ha davanti uno dei migliori interpreti del ruolo come Hakan Calhanoglu. Consapevole di doversi guadagnare ogni minuto sul rettangolo di gioco, l'albanese avrebbe potuto 'approfittare' del problema muscolare del turco in questo periodo di incontri ravvicinati. Invece ha dovuto saltare suo malgrado la trasferta nella Capitale e l'impegno contro la Juventus, due grandi occasioni per spazzare via le perplessità di una fetta di tifosi interisti poco convinti della sua predisposizione a guidare l'Inter in campo. Il confronto con Calha finora è stato impari, anche perché i due registi in rosa hanno caratteristiche diverse e il più delle volte Asllani si è dovuto esibire assieme ad altre cosiddette seconde linee, in formazioni sperimentali che di certo non lo hanno agevolato. Titolare solo a Monza (prestazione deludente di tutta la squadra), ha raccolto circa mezz'ora contro l'Atalanta e nel derby, poco meno in Champions contro la Stella Rossa. Il resto sono fugaci apparizioni o panchine (per sua fortuna sempre in campo in Nazionale). Fino all'infortunio che lo ha costretto ai box e che oggi al Castellani, pur se superato, lo porterà a sedere inizialmente in panchina a vantaggio, come anticipato, di Barella, che si sta alternando con Zielinski nel ruolo di vice Calhanoglu ad interim.

Insomma, Asllani aspettava da tempo questa opportunità ma la fortuna gli ha voltato le spalle e adesso dovrà rimboccarsi le maniche per ristabilire le gerarchie di inizio stagione. Inzaghi e tutta la squadra continuano ad avere fiducia nelle sue qualità, ma alla terza stagione in nerazzurro ci si aspetta il salto di qualità che è abbondantemente nelle sue corde. Perché il confine tra prospetto di campione a eterna promessa è molto sottile.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 30 ottobre 2024 alle 15:20
Autore: Fabio Costantino
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