Domani può essere il giorno del suo debutto con la maglia dell'Inter. Intanto, Piotr Zielinski, primo giocatore polacco della storia nerazzurra, parla ai microfoni di Eleven Sports Poland. Un'intervista nella quale rivela tra le altre cose di avere respinto un'offerta dall'Arabia Saudita alla quale sulle prime era pronto a dire sì: "Chiunque riceva un'offerta del genere sa che cifre così possono far girare la testa. Dopo un giorno o due, però, quando una persona si consulta con i suoi cari, vengono fissati degli obiettivi su ciò che è importante in un dato momento. Per qualcuno potrebbero essere i soldi, per un altro potrebbe essere il desiderio di competere con i migliori giocatori del mondo e l'opportunità di mettersi alla prova in Champions League. Questa è stata la mia massima priorità fin dall'inizio".

Per Zielinski, quindi, nessun rimpianto: "Certo, per i primi due giorni ho pensato: 'Vado in Arabia, porterò con me i miei cari e vivremo bene'. Tuttavia, questo pensiero è durato solo per due giorni. Sono felice che sia andata così e di non aver approfittato dell'offerta. Anche se i soldi erano tantissimi. Sono contento di essere dove sono, guadagno bene e posso giocare ai massimi livelli". Il polacco ha raccontato anche del suo rapporto col presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: "È un bravo imprenditore. Può guadagnare soldi dai calciatori. Non ho avuto molte opportunità di parlare con lui. L'eccezione è stata la scorsa stagione: durante un ritiro gli ho parlato quasi ogni giorno. A volte queste conversazioni sono state gentili, a volte meno. Però non ho nulla contro di lui, mi ha pagato bene, mi ha preso quando ero ragazzino dall'Udinese. Lui è quello che è, alcune persone lo amano, altre lo odiano, ma non credo che gli importi. Perché non ho rinnovato col Napoli? È stato un anno difficile. C'è stata una grande incognita con il prolungamento del contratto, già prima dell'inizio della stagione. Potevo giocare un'amichevole ma un'altra no. Anche all'allenatore non è piaciuto molto tutto questo, c'erano molte incognite all'inizio della stagione e alla fine tutto questo sicuramente non mi ha aiutato. Tutta la nostra ultima stagione è stata pessima, anche se l'inizio non lo indicava. È stata una grande delusione il fatto che dopo una stagione del genere abbiamo ottenuto solo il decimo posto".

Situazione che viene monitorata dall'Inter, che comincia a bussare: "Abbiamo stabilito un contatto con i nerazzurri e giorno dopo giorno, mese dopo mese l'interesse è diventato sempre più concreto. Ho approfittato di questa offerta e sono contento perché qui si vede la grandezza di questo club. Sono una grande squadra e l’obiettivo è sempre quello di arrivare il più lontano possibile in ogni competizione. Penso che l'Inter se lo possa permettere e faremo di tutto per rendere speciale questa stagione".  A Milano, il centrocampista deve affrontare una dura lotta per un posto nella formazione titolare della squadra: "Non mi era mai successo di avere tanta concorrenza, ma me lo aspettavo. L'Inter era una delle migliori squadre e dopo il mio arrivo è diventata ancora migliore. Credo che dimostrerò le mie capacità e la squadra raggiungerà un livello ancora più alto".

Il rapporto con Napoli, comunque, resta ottimo: "Le persone lì sono fantastiche. È il modo in cui amano la città, il modo in cui sono legati al club, il modo in cui sostengono la loro squadra. È una città molto bella, è bello viverci. Dei miei otto anni trascorsi lì posso solo parlare in modo superlativo. Non mi sono sentito rinnegato dal Napoli. Ci sono state offerte per prolungare il contratto, ma alla fine non abbiamo raggiunto un accordo. In parte volevo provare qualcosa di nuovo, trovare nuove sfide. Ci sono state diverse offerte di mercato, anche in quest'ultimo anno al Napoli. Una delle squadre voleva addirittura pagarmi, ma non rivelo il nome del club. Comunque siamo riusciti a trovare un accordo con l’Inter. È un grande club, spero di poter vincere con esso". Ma in caso di gol al Napoli, cosa farebbe? "Reagirei in maniera tranquilla, con rispetto. Senza esagerare".

Infine, Zielinski spiega come mai ha scelto la maglia numero sette: "Mio padre giocava sempre con questo numero. Quando ho visto che c'era una possibilità e che era disponibile, ho subito chiesto di averla. Per prima cosa ho chiesto all'allenatore di chiedere alla squadra se qualcuno fosse interessato a questo numero. Ho avuto una risposta positiva  per me e me la sono accapparata". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 23 agosto 2024 alle 23:40
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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