SOMMER 6 - L'unico a segnargli è un suo compagno, perché l'assunto 'dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io' è autentico. Gli tocca un unico intervento impegnativo, nel primoi tempo sul sinistro violento di Cancellieri: reattivo ed efficiente. Peccato per il clean sheet svanito nel finale in modo casuale.  

BISSECK 6 - Prestazione non certo prorompente come suo solito. In possesso del pallone gode di parecchia libertà ma alla fine non sa come gestirla. Poi quando viene puntato da Cancellieri o Bonny indietreggia troppo e manca di aggressività. Qualche imperfezione e un'ammonizione sul groppone che non danneggiano comunque il bilancio complessivo, in cui va messo agli atti anche l'assist per la rete di Thuram. In crescendo. DAL 92' PALACIOS SV.

DE VRIJ 6 - Se Bonny non vive la miglior serata della sua carriera, per usare un eufemismo, è anche merito dell'olandese che non gli permette di guadagnare metri e nel gioco aereo vince tutti i duelli. Attento nelle chiusure, parte palla al piede con sicurezza quando lo ritiene necessario. Peccato per il goffo buco in occasione del gol del Parma che gli costa mezzo punto in meno.

BASTONI 6,5 - Non è il classico martello pneumatico che abbatte tutto ciò che si trova davanti, anche perché i ducali, a costo di lasciargli portare avanti il pallone liberamente, non gli concedono la profondità e gli tolgono anche opzioni per le sue sventagliate da campo a campo. Aggressivo al punto giusto a protezione della propria area di competenza, anche di fronte a un pessimo cliente come Man. DAL 74' DARMIAN SV - Riesce ahilui a entrare nel tabellino dei marcatori con un bel gol di punta nell'angolino. Peccato che la porta sia la sua...

DUMFRIES 6,5 - Il primo Whatsapp a Suzuki lo manda lui con un cross deviato che va a infrangersi sulla traversa come un'onda sullo soglio. Quando Valeri non gli sta addosso e gli permette di guardare avanti crea sempre potenziali pericoli, peccato che pur con metri davanti, le volte in cui il Parma si sbilancia, non sempre i compagni lo servono a dovere. Anche nella ripresa, in cui sale in cattedra, cerca la via del gol: la mira non gli è amica.

BARELLA 7 - Abituale mole di palloni giocati, recuperati, ripuliti e serviti ai compagni ma anche più di un'imprecisione non da lui, che frena potenziali ripartenze se non addirittura consegna il possesso al Parma. Non emerge come attore protagonista sul palco di questa partita, piuttosto si adegua a comparsa. Almeno fino a quando, su lancio di Mkhitaryan, si invola verso la porta, ignora Dumfries, fa sedere Valeri e batte con eleganza Suzuki. Un gol talmente bello che il VAR ha dovuto convalidare e per regolarità e per meritocrazia.

CALHANOGLU 6,5 - Pecchia chiede ai suoi offensivi, a turno, di schermarlo per impedirgli di ricevere facilmente il pallone e costringendolo a fare qualche passo in più. Omaggio al valore indiscutibile del turco negli equilibri della sua squadra. Non solo in fase di costruzione e interdizione (gigantesco), anche nei tentativi di conclusione che per due volte mettono i brividi a Suzuki. Ordinato ed efficace. DAL 70' ASLLANI 6 - Clima quasi da rompete le righe quello in cui entra, non gli tocca sudare troppo.

MKHITARYAN 7,5 - Come si traduce in armeno la parola 'leggerezza'? Forse il suono è molto simile a Mxit'aryan, perché è esattamente il concetto che accompagna il centrocampista nella gara contro il Parma. Meravigliosa l'incursione centrale a piccoli e rapidi passi che meritava miglior sorte, geniale la chiusura del triangolo con Dimarco per il vantaggio nerazzurro, iperbolico il lancio che manda in gol Barella. Certo, anche lui registra scelte rivedibili, ma chi ha il coraggio di lamentarsi?

DIMARCO 7 - Evidentemente tiene molto a questa partita, in cui aveva già segnato ma con la maglia sbagliata. E oltre a metterci qualcosa in più del solito, spingendo con costanza a sinistra, si fa perdonare quella marachella del 2018 sbloccando un fastidioso 0-0 con un destro lento, a pelo d'erba e ben indirizzato, anticipato da un paradisiaco colpo di tacco. A questo aggiunge una continuità eccellente su entrambe le metà campo. DAL 70' BUCHANAN 6 - Lampi di ciò che potrebbe e vorrebbe essere, con un pizzico di caos.

MARTINEZ 6 - Ha voglia di essere protagonista: si procura due rigori che poi vengono corretti da Pezzuto a Lissone. Poi non si rende conto del regalo di Suzuki e spreca malamente. Nella ripresa è il portiere orientale che gli dice di no da pochi passi, poi è il Toro che manda fuori su assist di Correa. Insomma, ennesima serata stregata in cui fa tanto per arrivare alla vittoria ma non raccoglie la gioia personale. Perde la sfida con il VAR che gli nega qualsiasi gioia.

THURAM 7 - Nel primo tempo giochicchia, cerca alcune giocate in collaborazione con i compagni ma gliene riescono poche. Nella ripresa indossa idealmente la maschera di Scream come in occasione di Halloween e inizia a terrorizzare tutti i difensori del Parma, che su ogni pallone vagante se lo vedono sbucare dal nulla fino alla rete, strameritata, del 3-0. DAL 70' CORREA 6,5 - Nonostante abbia poco tempo per mettersi in mostra, lo sfrutta alla grande mostrando le qualità riviste a Verona e conquistando gli applausi del pubblico. Bella rivincita per il Tucu.

ALL. INZAGHI 7 - Presenta la miglior formazione possibile perché non si fida di questo Parma e fa bene, perché i ducali sanno come si sgambettano avversarie più blasonate. Invece la sua Inter non cade nel tranello e lavora ai fianchi i ducali fino a trovare la rete con Dimarco. Nella ripresa poi la squadra alza il baricentro e chiude i conti, mantenendo sempre elevato il livello di pericolosità. Va tutto secondo i piani preparati.


PARMA: Suzuki 6, Hainaut 5,5, Delprato 5,5, Balogh sv (dal 12' Leoni 5,5), Valeri 6 (dal 74' Valenti sv), Keita 5,5 (dal 60' Hernani 6), Sohm 6, Man 6, Mihaila 5,5, Cancellieri 6 (dal 74' Haj Mohamed sv), Bonny 5,5 (dal 60' Almqvist 6). All. Pecchia 5,5


ARBITRO: ABISSO 5 - A parte essere come il giovedì, trovandosi sempre in mezzo al gioco e interrompendolo (tributo al commissario Auricchio), ha bisogno spesso e mal volentieri dell'aiuto del VAR per correggere le decisioni prese sul campo: in particolare, i due rigori concessi a Lautaro, uno per tempo. Il resto è materiale per gli assistenti, che non sempre sbandierano nel modo giusto. Non convincono neanche i soli 4 minuti di recupero nella ripresa: pochini.
ASSISTENTI: Rossi 6 - Cipriani 5,5
VAR: Pezzuto 6,5

Sezione: Pagelle / Data: Ven 06 dicembre 2024 alle 20:34
Autore: Fabio Costantino
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