Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Valentino Lazaro, ex interista e oggi al Torino, ha ricordato anche i momenti duri vissuti in nerazzurro,

Il nuovo allenatore Vanoli segnava. Anche una rete nella finale di Coppa Uefa del '99, con il Parma. Per questo anche lei si è messo segnare subito in amichevole?
"Già (risata ). Dal primo giorno a Torino l’allenatore ha detto chiaramente che vuole vedere più gol dai quinti. Dice che aveva visto le partite dell’anno scorso e da noi pretendeva di più. Con il suo stile di gioco siamo più pericolosi in zona gol, mi chiede di entrare più nel campo, posso fornire assist e segnare. Sono felice che a Metz abbia funzionato".

Pensa di aver piantato finalmente le sue radici?
"Sì, amo l’Italia e Torino. Non ha avuto periodi facili dopo l’Inter, ho giocato per buoni club, ma era sempre un prestito. Non puoi mai sentirti veramente come a casa, ben accolto. Questo è il mio terzo anno al Toro, ci sto molto bene e penso che con questo staff tecnico, con la loro serietà, possiamo davvero fare un passo avanti. Perché voglio tornare in Europa".

Come è uscito dal suo periodo buio per ritrovare la serenità attuale?
"Non è stato facile: ho avuto una carriera rapida, a 16 anni ero già professionista a Salisburgo, poi la Bundesliga, quindi l’Inter e poi la frenata: non giocavo e sono iniziati i prestiti. Era dura, mi sono fatto aiutare da un mental coach, non mi sono mai arreso e non ho smesso di credere nelle mie qualità. Ho aspettato la mia chance, ho trovato una squadra come il Torino dove posso giocare a lungo. Ha funzionato e sono molto riconoscente alla società, voglio restituire tutto sul campo, per il club e i tifosi".

Sezione: Rassegna / Data: Lun 05 agosto 2024 alle 11:45 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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