L’Inter imbriglia il Manchester City grazie a una prova di carattere e attenzione, fatta da raddoppi perenni e coperture perfette. Ma anche da ripartenze veloci e ben orchestrate.

Lo spartito della gara è chiaro sin dai primissimi secondi. Il City con il possesso palla vuole attaccare sospinto dal suo pubblico. L’Inter invece rinuncia al possesso e compatta le linee del 3-5-2 aspettando gli uomini di Guardiola molto bassi e raddoppiando su tutti i giocatori d’attacco, soprattutto sulle fasce su Grealish e Savinho. Infatti i due Citizens non riescono mai a essere pericolosi grazie alla cooperazione Carlos-Bastoni e Bisseck-Darmian. Carlos e Darmian sono anche i primi ad alzarsi e a spingere con convinzione per aiutare Taremi e Thuram quando si tratta di attaccare. 

Ma è a centrocampo che l’Inter regge meglio il palleggio del City e la sua onda d’urto, mostrandosi a lunghi a tratti superiore degli inglesi. Barella, Calhanoglu e Zielinski stanno bassi e aspettano l’avanzare di De Bruyne, Rodri e Bernardo. E anche su di loro riescono a raddoppiare con precisione e a creare una vera e propria diga davanti alla difesa: centralmente il City non sfonda. Una volta riconquistata palla, grazie alla tecnica e alla velocità dei 3, l’Inter riesce a respirare e a trasformare l’azione da difensiva a offensiva, grazie al salto della prima pressione dei centrocampisti inglesi, che giocano sempre molto alti e fanno fatica a rinculare. Con uno-due nello stretto, conduzione palla e scarico sulle punte, l’Inter a tratti sembra poter far più male del City e si presenta davanti alla porta un paio di volte senza la cattiveria necessaria per la conclusione vincente. 

Il City continua il sul giro palla spesso lento e orizzontale, grazie alla compattezza degli uomini di Inzaghi. Haaland davanti non riesce a fare nulla grazie all’attenzione di Acerbi e alla cooperazione fondamentale di Bastoni e Bisseck. La linea a 3 nerazzurra all’Ethiad è autoritaria e impavida. Annichilisce gli attaccanti avversari e non butta mai via palla quando è ora di impostare e uscire dalla manovra. Barella tuttocampista è l’uomo in più. Ovunque, pronto a condurre palla e portare l’Inter lontana dai guai. Negli ultimi minuti, complice la stanchezza, il City alza ulteriormente la pressione e anche grazie all’ingresso di Foden e Doku è meno piatto davanti e più pericoloso con le imbucate. Ma i rischi rimangono comunque pochi grazie all’attenzione perenne e alle preventive interiste. Alla fine Inzaghi stoppa Guardiola a casa sua, con una prestazione di squadra degna dei migliori al mondo.

Riccardo Despali 

Sezione: Angolo tattico / Data: Gio 19 settembre 2024 alle 11:04
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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