Il 2025 è iniziato come se fosse la naturale prosecuzione del ciclo della vita calcistica. L'Inter è scesa in campo mettendo in applicazione le proprie certezze. Nessuna riconsiderazione ideologica, i nerazzurri hanno affrontato l'Atalanta con la consueta grande padronanza tecnica e agonistica. Nei secondi tempi la squadra di Inzaghi è solita aumentare i giri del motore e anche contro la Dea si è visto il cambio di passo, quelle accelerazioni che, unite a un gioco dinamico, rapido ed efficiente, rendono molto difficile il compito agli avversari.

In questo calcio in cui si gioca davvero tanto, può succedere che Lautaro Martinez continui il suo momento di difficoltà. Ma il collettivo di Inzaghi risponde presente in ogni contingenza, cercando di non lasciare un solo riferimento ai giocatori atalantini. E se Gasperini lascia fuori inizialmente tre carichi da novanta come Ederson, De Ketelaere e Lookman, al loro ingresso la situazione diventa ancora più nitida: l'Inter resta composta, l'Atalanta alza il baricentro e rischia più volte di incassare il colpo del ko (anche prima del gol annullato a Ederson). L'Inter conosce a menadito i singoli periodi all'interno della gara e quest'aspetto è forse uno dei più rilevanti sul piano delle certezze.

Rallentamenti gestionali, accelerazioni prorompenti negli spazi per incrementare il vantaggio: i tratti identitari interisti s'inquadrano in una squadra che continua a essere puro automatismo psichico, un mosaico delle sicurezze (una dietro l'altra, molto spesso incatenate), una costruzione energica di bel gioco ed entusiasmo, un'autentica liberazione di bellezza nello spirito e nell'interpretazione. È stata un'Inter realista e pragmatica, ma anche razionale e impulsiva, cinica e composta, logica e composta, calcolatrice e spregiudicata.

Non è ancora tempo di tracciare il profilo del futuro, che poi, in fin dei conti, s'intreccia e si allaccia con quello del presente. Ma il ritratto di questa Inter continua a piacere e a far sognare i propri tifosi.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 04 gennaio 2025 alle 00:00
Autore: Niccolò Anfosso
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