Da Fiorentina a Fiorentina. Il destino ci ha riservato, sulla nostra strada, la possibilità di vendicare la serata più brutta di sempre dell’Inter di Simone Inzaghi. Dall’altra parte la stessa avversaria a distanza di pochi giorni.

I 74 minuti, più recupero, di Firenze sono ancora impressi nella nostra mente. Mai l’Inter di Simone Inzaghi aveva dato l’impressione in campo di non essere mai in grado di far male al suo avversario in quella maniera. 

E questo la dice lunga sul ciclo e sul percorso di questa squadra. Dopo tre anni e mezzo, la serata nefasta di Firenze è stato un unicum per il risultato negativo e per la prestazione imbarazzante offerta dai nostri. Tre anni e mezzo. Per tutto questo tempo questa squadra ci ha fatto divertire, esultare, gioire ed entusiasmare. Le sconfitte si possono contare sui palmi delle mani.

Nonostante questo, nonostante le emozioni provate e i complimenti sprecati, c’è chi ha preferito subito alzare bandiera bianca dopo Firenze, considerando virtualmente chiusa già la lotta scudetto con 45 punti a nostra disposizione. Con uno scontro diretto da giocare contro la nostra principale antagonista. Senza dimenticare una Champions giocata al massimo e con un solo gol subito in 720 minuti. 

La verità è che il tifoso nerazzurro è stato abituato troppo bene dall’Inter di Simone Inzaghi e si è dimenticato clamorosamente quello che ha vissuto nella banter era post Triplete. Stagioni e anni in cui le sconfitte e le umiliazioni andavano di pari passo con le partite giocate. A questa squadra si può rimproverare qualcosa, giustamente, ma sempre nel rispetto di quello che ci ha fatto vivere nelle ultime annate.

La serata di Firenze è stato il punto più basso dell’Inzaghsimo. Ma quel destino è ancora nelle nostre mani. Restiamo vicini alla squadra perché abbiamo perso la battaglia, ma la guerra ancora no. Chi non ci crede più, chi preferisce gettare la spugna, non merita di vivere questa Inter. Perché a distanza di anni, più in là, ci guarderemo indietro e guarderemo tutto questo con una nostalgia indecifrabile. E anche perché poi c'è l'Udinese. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 10 febbraio 2025 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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