Quella contro la Fiorentina è stata la peggior partita da quando Simone Inzaghi siede sulla panchina dell’Inter. E a finire dietro la lavagna, oltre all’allenatore piacentino, tutti i tuoi ragazzi. L’approccio alla partita, anzi alla prosecuzione del match del primo dicembre, è stato pessimo, per fare un complimento. La prova in campo negativa su ogni aspetto. Intendiamoci, non si può sempre vincere. E capisco benissimo che i calciatori possano essere stanchi. Ma quel che è preoccupante per il tifoso nerazzurro è che all’Artemio Franchi è mancato tutto. Voglia di vincere, grinta, sudore per il guadagnarsi il risultato, una reazione alle giocate dei propri avversari. La Fiorentina, tra l’altro, aveva a disposizione 13-14 elementi della prima squadra. Ma i padroni di casa si sono compattatati e hanno dato tutto sul verde, a differenza dei campioni d’Italia. Semplicemente irriconoscibili. Così non si va nessuna parte.

Si potrebbe dire che l’asterisco non porta bene né ad Inzaghi né all’Inter. Ed effettivamente è un dato di fatto. Questo perché tutti ricordano quel Bologna-Inter, quando Radu regalò un gol a Sansone. Ma adesso nessuno dimenticherà Fiorentina-Inter. Ad oggi il Napoli è nettamente favorito per conquistare il campionato. E visto quanto accaduto in Toscana anche Coppa Italia e Champions preoccupano. Non è ripeto una questione di sconfitta, ma del come questa è arrivata. Troppo brutta per essere vera. Come? Sarebbero serviti dei rinforzi? Certo, però Palladino ha preso a pallate i suoi rivali. Sinceramente non ci sono scusanti per una prestazione di questo tipo.

Attenzione: tutte le cose positive scritte sinora su Inzaghi e sui suoi ragazzi non cambiano. Ma come è giusto esaltare un team quando esalta i suoi sostenitori, è altrettanto giusto bastonarlo quando non scende in campo.  

Sezione: Editoriale / Data: Ven 07 febbraio 2025 alle 00:00
Autore: Simone Togna
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