Ho visto solo il primo tempo. Mi dispiace, ma a tutto c'è un limite. Ci tengo alla salute mia e dei miei cari. E pure allo stato della mia abitazione. Troppo grave l'errore di La Penna, chiamato a un'assurda on-field-review dal VAR Meraviglia (che di meraviglioso ha davvero poco) e dall'AVAR Fabbri.

Dopo le tante chiacchiere di questi giorni su Gatti-Douvikas e compagnia, a ribaltare tutto arriva la partita di San Siro. Il regolamento che ci avevano spiegato fino a ieri, oggi non vale più. Palla inaspettata? Distanza ravvicinata? Movimento congruo? Dinamica? Nulla. Rigore. Con la puzza di compensazione per l'1-0 nerazzurro viziato da una svista dell'assistente. Ma davvero c'è chi paragona una palla uscita non vista, dalla quale nasce un rinvio sballato e un calcio d'angolo, a una review (review! Cioè l'arbitro al VAR richiama quello in campo al monitor per guardare comodamente l'azione al video e riuscire a sbagliare decisione!) che poi assegna un calcio di rigore? Siete in malafede, voi che commentate col paraocchi. Sennò non si spiega.

Mentre questa classe arbitrale è "solo" altamente incompetente, al pari di chi la dirige. Altro che fallimento Inter in caso di mancato scudetto: qui c'è un sistema intero che è fallito e nessuno se ne rende conto. È morto e non lo sa.

Ho spento. Non ho visto il gol di Arnautovic e non ho visto tutto il resto. Mi raccontano di una grande serata, di una dimostrazione di gruppo importante. Di una unione feroce tra squadra e tifosi. Bene. Ma non riesco a godermela, francamente. Troppo grave quanto accaduto. Una puzza sgradevole che abbiamo già subito anni fa. Più che retropensieri, qui c'è da parlare di retrogusto. Amarissimo.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 11 febbraio 2025 alle 00:07
Autore: Alessandro Cavasinni
vedi letture
Print