Il vero campionato inizierà dopo la sosta. In tanti lo hanno sostenuto al termine delle prime tre giornate di questo torneo. Verità o uno dei tanti luoghi comuni che spesso abbondano nel calcio? Staremo a vedere, anche se i punti conquistati o persi nel segmento agostano, saranno comunque determinanti per l'esito finale di una competizione lunghissima e che non concede pause mentali. Per nessuna squadra impegnata.

L'Inter, dopo il beffardo pareggio di Marassi con il Genoa alla prima, quando in molti si erano recati allo stadio ancora in bermuda e infradito, ha battuto a San Siro il Lecce senza problemi e ha travolto l'Atalanta in quello che era considerato il primo crash test per i Campioni in carica. La sinfonia sciorinata contro la banda dell'ex Gasperini ha ricacciato in un divertente stato di depressione calcistica chi già sognava un'Inter non più affamata dopo aver conquistato ventesimo e relativa seconda stella.

No, cari amici, avversari della Beneamata. I ragazzi di Simone Inzaghi hanno prontamente risposto alle illazioni, ritrovando contro i bergamaschi trame di gioco e certezze che difficilmente lasciano scampo al malcapitato di turno. La sosta per le Nazionali ha poi certificato l'ottimo stato di forma di Dimarco, Bastoni e Davide Frattesi. Ques'ultimo particolarmente scatenato, capace di segnare in azzurro sia contro la Francia che contro Israele. Frattesi, che giustamente desidererebbe giocare più gare da titolare, ma conscio di far parte di una squadra con un centrocampo praticamente perfetto, sarà però un valore aggiunto per il mister in vista della settimana elettrizzante che attende la squadra.

Si parte domani sera a Monza, mercoledì 18 ci sarà l'esordio nella nuova Champions League in casa del Manchester City e domenica 22 San Siro tinto di nerazzurro ospiterà il derby che nelle ultime sei edizioni ha visto prevalere sempre la Beneamata, con tanto di scudetto in faccia in quello disputato lo scorso 22 aprile. Una settimana dunque che potrà dire molto sulle possibilità di una nuova cavalcata vincente in campionato e sulle ambizioni nerazzurre nell'Europa che conta con la nuova formula che impone di conquistare più punti possibili nel gruppone per entrare tra le prime otto che volaranno agli ottavi a eliminazione diretta senza passare per i playoff. Il resto, come noto, uscirà dalla competizione senza nemmeno il viaggio di consolazione in Europa League.

Si giocheranno più partite, non saranno più possibili eventuali calcoli come nei vecchi gironi a quattro, l'intera rosa interista dovrà essere sollecitata nel farsi trovare pronta nel momento del bisogno. Simone Inzaghi dovrà essere bravo a sfruttare al meglio l'abbondanza di cui dispone, soprattutto a metà campo. È altresì vero che in difesa i vari Darmian, Acerbi e lo stesso De Vrij hanno superato da un po' la trentina e bisogna quindi augurarsi che lo stato fisico e mentale dei tre rimanga competitivo anche in questa affascinante, ma complicata stagione. In attacco ha iniziato da vero top player Marcus Thuram, già quattro reti a referto e giocate di alta scuola.

Ancora alla ricerca del primo gol Lautaro Martinez che deve ritrovare la migliore condizione dopo la disputa della Coppa America e vacanze ridotte, ma che contro l'Atalanta si è umilmente reso utile nelle vesti di suggeritore. Il Capitano, che insieme a Cahalanoglu è tra i trenta candidati per la conquista del Pallone d'oro, è il fiore all'occhiello di questa Inter che il bomber argentino ha deciso di tatuarsi sulla pelle. Poi c'è un Medhi Taremi che sgomita, che ha brillato in precampionato e si è vestito da assist-man contro il Lecce per il vantaggio firmato da Darmian. Il reparto può contare anche su un Arnautovic che ha rifiutato soluzioni diverse e sinora ha dimostrato di avere voglia di rendersi utile alla causa. Diverso il discorso per Correa, anche lui restio a cambiare aria. È stato un pupillo di Inzaghi, ora dovrà scalare una montagna per conquistare spazio. L'argentino dimostri in allenamento, se in grado, di poter sconfiggere lo scetticismo che da troppo tempo, ma purtroppo giustamente, lo accompagna.

Intanto prepariamoci ad una settimana, come detto, elettrizzante. A partire da Monza, dove domani sera dovrà rombare il motore nerazzurro.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 14 settembre 2024 alle 00:04
Autore: Maurizio Pizzoferrato
vedi letture
Print