Sono bastate due partite oltre confine per far girare il vento. Dopo la meritata, anche se sfortunata, sconfitta dell'Inter a Leverkusen e la perentoria vittoria della Lazio ad Amsterdam, pochi giorni dopo il blitz di Napoli in campionato, aumentano quelli che iniziano a ritenere favoriti i biancocelesti di Marco Baroni nel big-match in programma lunedì sera allo stadio Olimpico. Del resto è comprensibile il desiderio di novità, c'è voglia da parte dei cosiddetti neutrali di buttare giù dalla torre i Campioni in carica che nella scorsa stagione hanno lasciato solo le briciole agli avversari.

La Lazio è splendida terza insieme all'Inter con trentuno punti, uno in meno del Napoli, tre di distacco dall'Atalanta capolista, ma la Beneamata deve recuperare la partita di Firenze, durata solo sedici minuti per la sventura capitata a Edoardo Bove, finalmente dimesso dall'ospedale di Careggi e a cui va sempre un fortissimo abbraccio, insieme all'augurio di poter continuare a giocare a calcio ad alti livelli. L'Inter torna dalla Germania con una sconfitta sul groppone che da fastidio, non dovrà preoccupare più di tanto per il raggiungimento della qualificazione diretta agli ottavi di finale di Champions League, ma con la consapevolezza di non scendere più in campo pensando solo a non prenderle.

Simone Inzaghi, da quando siede sulla panchina nerazzurra, ha avuto il merito di presentare sempre una squadra vogliosa di prevalere, sia in casa che in trasferta. La sconfitta poi può arrivare, fa parte del gioco, ma nemmeno nei dodici ko del campionato di due stagioni fa, avevamo visto i nerazzurri non tirare mai in porta durante una gara. Non penso nemmeno sia stata una questione di troppo turn-over, a Leverkusen non è scesa in campo la consueta mentalità che è invece un marchio di fabbrica del percorso intrapreso tre anni e mezzo fa dal Demone di Piacenza. Augurandoci che la lezione sia servita, prepariamoci a vivere con grande partecipazione emotiva un monday-night a cinque stelle.

L'Olimpico laziale sarà una bolgia, anche se sono annunciati circa tredicimila tifosi nerazzurri sugli spalti, incoraggiati anche dallo storico gemellaggio esistente tra le due due Curve. Ma sul verde si preannuncia battaglia sportiva vera. Di fronte, l'Inter troverà una squadra che, strada facendo, ha capito di non volersi porre limiti. Gioca bene la Lazio del bravissimo Baroni, spogliata nella scorsa estate da prime donne che avevano esaurito la loro spinta propulsiva. Ora esiste un gruppo di giovani affamati che si avvale della classe di un trentasettenne di nome Pedro che, quando chiamato in causa, corre più di tutti e segna ancora gol bellissimi. Se vorrà vincere, l'Inter dovrà tornare a essere tale.

Mancando ancora Acerbi e Pavard, la difesa è ai minimi termini, non sono ammessi ulteriori infortuni e quindi sarà importante un grande lavoro di squadra per tenere alta la linea e il pallino del gioco. Dovranno essere i difensori della Lazio a preoccuparsi della forza d'urto interista e non il contrario. Torneranno in campo tutti i cosiddetti titolari risparmiati in Coppa, si attende il ritorno al gol di Lautaro Martinez, il Capitano, che il 17 dicembre 2023, fu protagonista della vittoria per 2-0, segnando la prima rete, poi imitato dal patner d'attacco Marcus Thuram. Il Toro deve tornare ad essere un problema per chi non ce l'ha e sembra che gli ultimi test fisici a cui si è sottoposto, abbiano confermato che lo stato ottimale di forma stia finalmente arrivando.

L'Inter affronterà lunedì sera la Lazio, dopo aver conosciuto i risultati di Cagliari-Atalanta, Udinese-Napoli e Bologna-Fiorentina. Ci piace pensare che la cosa possa creare un vantaggio e non il contrario a chi voglia ancora far valere la legge del più forte. Sarà la notte di Simone Inzaghi chiamato nuovamente ad affrontare il suo dolce passato che lo ha promosso grande allenatore, tre anni e mezzo fa, l'Inter lo ha scelto per farlo diventare top e lui ha già risposto alle attese, contribuendo ad arricchire la gloriosa bacheca del club nerazzurro. Ma il posto per nuovi successi non manca. La voglia di provarci, nemmeno. All'Olimpico, per dimostrarlo.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 14 dicembre 2024 alle 00:01
Autore: Maurizio Pizzoferrato
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