Ma chi se ne frega del platonico titolo d'inverno. Certo, dà fastidio tornare da Marassi senza i 3 punti, ma non si può andare contro gli elementi naturali. La 1a onda del mare aveva smosso la sabbia (col Grifone ad imporre il pari alla Juve e con l'Inter scappata a più 4); e la 2a - che poi è la stessa, quella di riflusso - che (tende a) sistemarla (i nerazzurri impattano a Marassi con i bianconeri che la sera dopo ne traggono vantaggio). Anche se poi il mare di Genova, oltre che per la denominazione, è proprio diverso dagli altri. Anzi: venerdì sera il moto ondoso ligure era almeno a forza 5 (agitato), anche perché il Grifone aveva per la prima volta la rosa al completo, con i recuperati Messias e Retegui subentrati nella ripresa.
Ora - oltre quella dei nerazzurri, comunque gratificante - toccherà aggiornare pure la classifica del livello di confusione dell'esecutivo in carica. Non senza rettificare, però, stante un'imprevista bocciatura, il nome del famoso "decreto 'Milleproroghe' che prorogava gli sconti fiscali per gli sportivi - a partire dai calciatori in arrivo dall'estero - contenuto inizialmente nel Decreto Crescita" (cit.). Della serie: no proroga, no party! Da oggi lo si dovrà chiamare, presumibilmente, "decreto 999proroghe". E fa tutta la differenza (populista) del mondo... Checché se ne provi a scherzare e nonostante l'alito (cattivo) dei bianconeri sul collo, la premura sarebbe anche un'altra: quella di riavvolgere il nastro del campionato, anche se di poco. Sì, perché è doveroso far risaltare un certo merito di cui andare fieri, da sbattere poi in faccia - idealmente, s'intende! - ad alcuni sedicenti giornalisti. In Inter-Lecce, prima del tacco magico di Arnautovic per Barella, solo i nerazzurri avrebbero potuto escogitare una sagace risposta a quella dose di malcelato sarcasmo insito in una particolare domanda. Quella se ci fosse vita oltre Lautaro che la solita testata sportiva rivale aveva formulato alla vigilia della partita prenatalizia dell'Inter. Ebbene, utilizzando una tipica locuzione in spagnolo ("nunca mas" = mai più) - che cascava come il cacio sui maccheroni trattandosi proprio dell'ispanico Lautaro - solo ai nerazzurri poteva venire in mente di rispondere sul campo a quel sotteso monito giornalistico di "NUNCA MAS/mai più (senza Lautaro)" con quell'arguta soluzione di NUCA-GOL adottata da Yann Bisseck... E son sottili soddisfazioni, mica solo certificazione di assonanze INTERlinguistiche! C'è infatti chi deve guadagnarsi il companatico decantando un tal Gatti, discreto mestierante del ruolo di difensore come un certo Bonucci, con quest'ultimo scopertosi da poco renitente alla "leva tedesca" - almeno che non abbiano proprio segato le gambe al locale sgabello... - ed ora già ripudiato da promesso sposo giallorosso che pareva. Ma almeno Gatti - a differenza dell'ex bianconero - non ostenta di continuo l'igiene del proprio cavo orale o, meglio, non "pretende" quella altrui... A proposito: dicono che l'uso improprio della bocca da parte di quei soggetti sia proprio un emblema di juventinità, subito diversamente esibito con la "linguaccia" dal turco Yildiz in Ciociaria. Per converso, c'è invece chi si compiace della scelta oculata caduta su un colosso di Rodi di quasi 2 metri (196 cm, per la precisione) - ma di genitori non greci, bensì camerunesi trasferitisi nella tedesca Colonia - che non ha affatto bisogno di collutorio e gargarismi prima di proporsi al mondo. Un prospetto che, con la sua versatilità di cosiddetto difensore moderno, promette - anzi, l'ha già fatto - di soppiantare nell'affetto e nella considerazione dei tifosi uno slovacco dal nome sbagliato, dunque emigrato a Parigi. Ora, per dirla con Zucchero, sarà "solo una sana e consapevole libidine" immaginare il tedescone competere quasi alla pari col francese Pavard per la titolarità del ruolo di centrale di dx. Come si era peraltro già intuito alla vigilia di Genoa-Inter con le probabili scelte di formazione di Inzaghi, poi confermate dal campo. Tornando un attimo a quella domanda sprezzante sulla "sopravvivenza" nerazzurra al forfait del Toro Martinez, i mittenti sono guarda caso gli stessi che continuano ad abbuffarsi - turandosi di nascosto il naso - di vittorie bianconere di "corto muso". Anzi, c'è stato pure un loro collega roseo (meglio dire rubicondo, in quanto forse alticcio...) che - giusto in un passaggio dell'articolo comparativo tra Inter e Juve pubblicato a Natale sul sito della Gazzetta - era riuscito a scrivere, rimanendo serio, la seguente blasfemia: "E nelle ultime settimane la Juve ha cominciato anche a giocare bene e non accontentarsi del “corto muso". Per parte nerazzurra, un pressante quesito non poteva allora che sgorgare naturale: ci si è forse persi qualche cosa della sedicente escalation bianconera? Fatta di goleade, gioco spumeggiante, ripristino dei clean sheet, incrocio con portieri avversari che NON prendano gol sul proprio palo (il frusinate Turati da Yildiz) o BEN posizionati al centro della porta anziché a 3/4 della stessa (ancora Turati sul gol di testa di Vlahovic, peraltro originato da un cross dell'indisturbato McKennie)?
Dato, in parafrasi, a Bruto (Tuttosport) ciò che era di Cesare (Inter), ora ci si può dedicare brevemente anche a Genoa-Inter. La chiave di lettura "filosofica" circa la mancata vittoria l'avevo già citata all'inizio: per i veri motivi, si potrebbe pescare a caso in un ampio bacino di giustificazioni: stanchezza di 2/3 elementi chiave, cambi tardivi (in particolare con Frattesi che insieme a Pavard - c'è da scommettere che quelli di TS avranno già pronta per loro 2 un'articolessa sui nuovi "scontenti" nerazzurri - non può incidere con così poco tempo a disposizione), insufficiente cattiveria agonistica generale, tignositá casalinga dell'avversario, ecc.. Comunque sia andata (a Marassi), sarà un successo (finale): alla faccia della scaramanzia! Con la breve "vedovanza" nerazzurra per Lautaro che volge già al termine: prèfiche gratuite, "necrofili" da tastiera assoldati e menagrami un tanto al chilo sono dunque pregati di rivolgere altrove pianti ed attenzioni più o meno morbose...
Buon anno a tutti, compresi questi ultimi.
Orlando Pan
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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