In un'epoca in cui si sono profilati dei geografi un tanto al chilo intenzionati non solo a ridenominare un certo golfo marittimo, ma anche a manifestare velleità territoriali sulla più vasta isola (di ghiaccio?) del pianeta, nonché sull'unico canale transoceanico, si avvertiva proprio il bisogno che emergesse almeno un 'cartografo' nostrano che - pur prestato al calcio... - si dimostrasse capace di far, invece, rispettare una certa geografia peninsulare. Ed è stato così che Francesco Acerbi - peraltro distintosi in quel ruolo già in tempi non sospetti e contro rivali riconducibili non solo a 'toponimi' - non si è certo tirato indietro. Adoperandosi, a modo suo, affinché dopo Inter-Udinese si continuasse ad identificare Lucca come 'solo' un capoluogo provinciale toscano e non anche come un promettente goleador... Dunque disinnescando il centravanti omonimo dell'Udinese, un prospetto forse rubato alla pallacanestro per via della sua statura alquanto inusuale per una punta (2,01 metri). Allo scrivente - fra quelli di una qualche fama in quel ruolo - sovviene solo il nome di Peter Crouch, spilungone inglese in auge in Premier League nel ventennio '00-'20.

Ora, bisognerà per forza inventarsi un neologismo per dare un nome specifico ad una nuova categoria di collezionisti. Chè, oltre ai filatelici (raccoglitori di francobolli) ed ai numismatici (collezionisti di monete), si dovrebbero annoverare giusto quei difensori capaci di rendere inoffensivi fior di spauracchi avversari. Infatti non è mica da tutti - soprattutto ad un'età agonistica avanzata come quella di Francesco Acerbi (che va già per i 38 anni) - riuscire a bloccare, come avvenuto in questa stagione, rivali del calibro e della prestanza fisica di "Haaland (per la seconda volta dopo la finale di Istanbul nel 2023), Lukaku, Kean e poi ancora Romelu a Napoli e Retegui a Bergamo" (citazione Gazzetta). Resterebbe solo da attendersi che 'l'indiano' Acerbi possa aggiungere alla sua già nutrita collezione - dopo quello di Lucca - altri 'scalpi' ancora più prestigiosi: magari quelli di Gimenez e Kane...

Adesso che i nerazzurri sono dunque riusciti a mettere insieme - per la 3a volta in stagione - una manita di vittorie tra campionato e coppe varie, ci sarebbe eventualmente da cancellare un fastidioso tabù: quello di andare, appunto, oltre i 5 successi in fila. Più che altro perchè in entrambe le precedenti circostanze - la prima sviluppatasi dal 28/9 al 23/10/24 e la seconda dal 16/12/24 al 2/1/25 - la serie nerazzurra delle 5 vittorie consecutive era stata bruscamente e diversamente interrotta proprio dalle sfide contro le 2 rivali storiche. Con un esito che era rimasto a dir poco sul gozzo ad appassionati e tifosi interisti. La 1a volta era sortito quel maledetto 4-4 casalingo contro la Juve, nella seconda occasione era invece maturata quell'incredibile rimonta dei dirimpettai nella finale saudita di Supercoppa Italiana, per quanto 'inSOZZAta' da una serie inenarrabile di errori arbitrali.

Quale allora migliore occasione della 1a tappa del calendario di aprile, per quanto articolato in un 'condensato' di partite - da un minimo garantito di 8 ad un massimo virtuale di 9 - che nemmeno quelli della defunta 'Selezione dal Reader's Digest' sarebbero mai riusciti a concepire nè a stilare. Il tour de force propone subito la 4a stracittadina stagionale milanese per l'andata delle semifinali di Coppa Italia e parrebbe davvero brutto non riuscire a ripristinare una recente e ben diversa memoria derbistica nerazzurra. Ne deriverebbe pure un ulteriore vantaggio: porre rimedio a certe malsane derive tabagistiche altrui...

Orlando Pan

Sezione: Calci & Parole / Data: Lun 31 marzo 2025 alle 20:55
Autore: Redazione FcInterNews.it
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