L'operazione Giuseppe Sculli non suscita entusiasmi in casa Inter. Se Sky Sport sostiene che c'è qualcosa realmente, al momento sembra davvero improbabile questo tipo di innesto per l'Inter di Rafa Benitez, che si è comportata benissimo nella sua prima uscita di ieri sera. Il primo motivo è l'età: Sculli ha 29 anni, e andare a giocare la Champions League con il primo club d'Europa quando non hai esperienza non è possibile. Inoltre, il Genoa non lo cede per meno di 10 milioni, quindi a quel punto sarebbe meglio fare uno sforzo per Dirk Kuyt, che costa poco di più ed ha un'altra esperienza, un altro spirito di sacrificio e, con tutto il rispetto, è di un'altra categoria. Anche Rafa Benitez tiene molto d'occhio l'età, quindi questa operazione non convince: a quel punto, sarebbe meglio tenere il tassello libero per far esplodere un ragazzino, un nome a caso quello di Joel Obi, che ha mostrato di essere un talento importante già ieri sera in 'Pirelli Cup': tanti buoni spunti, corsa strepitosa, numeri da talento, deve affinare il piede e la fase di possesso palla ma è davvero un ragazzino da non perdere d'occhio. In ogni caso, si lavorerà per Kuyt più altri nomi a sorpresa (occhio alle varie idee come Giuseppe Rossi), ma Sculli è davvero un'idea che, per ora, non regge assolutamente.

Come Obi, però, ieri sera si sono messi in mostra anche altri due ragazzini, l'attesissimo Philippe Coutinho e il Cristiano Biraghi che non t'aspetti. Il brasiliano ha fatto vedere colpi da campione, dovrà affinarsi sicuramente ma la base è importante e l'Inter sembra proprio averci visto lungo su questo talentino che Careca ha detto essere 'il nuovo Zico'. La grandissima sorpresa però è stato sicuramente Biraghi: il ragazzino sulla sinistra ha fatto vedere cose importanti, grande spinta, ottima tenuta fisica e un piede da non sottovalutare, il sinistro. Perchè poi con il destro ha trovato un gol pazzesco, clamoroso, che ha fatto impazzire i compagni e tutta l'America pallonara, una rete talmente bella e realizzata da un giovane a sorpresa che ha ricordato un precedente illustre, in Pirelli Cup, proprio con l'Inter: era il 2001, contro il Real Madrid, entrò un ragazzino di nome Adriano negli ultimi minuti e tirò una punizione, subito. Cannonata e gol sotto l'incrocio a Casillas: era nata una stella, speriamo sia così anche per Biraghi e Coutinho, brasiliano come Adriano e sorprendente come 'L'Imperatore' all'epoca. E che l'incantesimo di questi due ragazzi possa non finire mai, e possa essere sempre a tinte nerazzurre.

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Dom 01 agosto 2010 alle 20:30 / Fonte: FcInterNews.it
Autore: Fabrizio Romano
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