Vero che mercoledì c'è il quarto derby stagionale contro il Milan e finora di vittorie neanche l'ombra. Vero è che ogni giorno che passa si avvicina l'andata dei quarti di finale di Champions League contro il Bayern Monaco, che tra l'altro ieri ha battuto il St. Pauli con un po' di sofferenza. Vero è che la classifica invita a essere ottimisti per la partita di oggi. Ma questo campionato ci ha insegnato che non si può dare nulla per scontato. Gli audaci tabellisti di punti assegnati aprioristicamente in base al calendario sono stati smentiti in più occasioni e a questo punto della stagione l'Inter avanti di tre lunghezze sul Napoli non era preventivabile.

Oggi in casa nerazzurra non deve passare per la mente alcun pensiero che non riguardi l'Udinese, avversario insidioso se è vero che quest'anno si è tolto più di una soddisfazione anche contro avversari di alto rango. L'ultima proprio al Maradona contro il Napoli quando giocando con estrema personalità ha portato a casa un pareggio inaspettato ma meritato. Inzaghi dovrà fare a meno di Lautaro, Bastoni e Dumfries, non certo i primi che passano. Ma la storia di questa stagione ha dimostrato che i nerazzurri sono sempre stati in grado di sopperire ad assenze significative, senza disperarsi e trovando soluzioni alternative.

È inutile sottolineare che ci si dovrà concentrare sui presenti più che sugli assenti perché sono i primi che faranno la differenza contro i friulani che, dal canto loro, saranno privi di Thauvin, l'ex di turno Sanchez e, chissà, Solet. Mancanze che sicuramente impoveriscono la partita di oggi ma non saranno una scusante per nessuna delle due squadre. L'obiettivo dichiarato sono i tre punti, il resto conta zero. Anche perché qualche minuto dopo il fischio finale di Chiffi inizierà Napoli-Milan e mettere 6 punti momentanei sui partenopei potrebbe essere impattante dal punto di vista psicologico.

Anche questo è un dettaglio confermato dall'andamento di questo campionato: pur potendo preparare le partite in una settimana, il Napoli ha vinto solo una delle ultime otto perché più della freschezza delle gambe conta quella della mente e a certi livelli la pressione può toglierti certezze. Su questo assioma si fondano le speranze Scudetto dell'Inter che passeranno ovviamente anche dalla partita di stasera. Fiducia cieca in chi scenderà in campo dunque. Perché l'Udinese non regalerà nulla, ci si può mettere la mano sul fuoco.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 30 marzo 2025 alle 00:00
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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