Atalanta-Inter, la partita scudetto che sancisce la superiorità dei nerazzurri di Milano, dopo 102 minuti di qualità, aggressività a tutto campo e ritmo.

L’Inter parte forte. Va uomo su uomo a tutto campo e alza la linea di pressione come mai in questa stagione ha fatto. Il giro palla dell’Atalanta con i gli esterni di centrocampo Bellanova e Zappacosta risulta difficoltoso per l’aggressività dell’Inter con i quinti e con i braccetti. Pasalic, equilibratore della Dea marca a uomo Calhanoglu. Ognuno ha il proprio riferimento e sarà così per tutta la gara. Pavard oltre a marcare Lookman senza concergli nulla, si alza e sovrappone a Dumfries che ogni tanto si accentra lasciando libera la corsia. Acerbi è un ossesso con Retegui. L’attaccante ex Genoa è totalmente annullato dalla forza del difensore che riesce sempre ad anticiparlo. 

Con Lookman e Retegui fuori giri, il peso specifico dell’Atalanta in avanti è molto leggero. Ed infatti le occasioni latitano. La difesa a 3 interista è perfetta a marcare ma anche ad alzarsi rapidamente accompagnando il centrocampo. Barella si stacca e va a costruire a 4 dietro. È il centrocampista che dà meno punti di riferimento. Carlos tiene benissimo Bellanova e poi si alza per contribuire alla fase d’attacco con tempismo perfetto. Mai una scelta sbagliata. La ThuLa davanti lavora stretta e in verticale, per non dare punti di riferimento. Spesso è Lautaro che si abbassa mentre Thuram resta da terminale alle prese con un duello fisico molto intenso con Hien. La manovra avvolgente dell’Inter schiaccia l’Atalanta, che poi non ha ossigeno per ripartire con gamba perché gli interisti pressano subito già sulla linea difensiva atalantina, di reparto e di squadra. Ederson e De Roon non riescono a far girare la squadra perché assaltati da Barella e Mkhitaryan. L’Atalanta arranca e l’Inter prende il largo con occasioni e gol. Nel finale gestisce la gara abbassando i giri. L’Atalanta prova a mettere dentro tutto l’arsenale e costruendo a 4 dietro, con tre trequartisti. Ma l’Inter non rischia nulla e dopo 102 minuti porta a casa 3 punti fondamentali per la lotta scudetto.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 17 marzo 2025 alle 15:58
Autore: Riccardo Despali
vedi letture
Print