Nel momento più importante della stagione, la prestazione perfetta dell'Inter Campione d'Italia. Dopo i tentativi andati a vuoto contro Milan, Juventus e Napoli, la prestazione perfetta arriva probabilmente sul campo più ostico di tutti. A Bergamo. Contro l'Atalanta di Gasperini, una delle squadre più rispettate non solo in Italia, ma in tutta Europa.

L'Inter di Simone Inzaghi si conferma ancora una volta la bestia nera della Dea. Dopo il 4-0 dell'andata e il 2-0 in Arabia (semifinale di Coppa Italia) arriva un'altra vittoria di prestigio, lasciando vuota la casella dell'Atalanta. Una macchina da gol neutralizzata grazie ad una prestazione perfetta di ogni reparto.

Difesa semplicemente insuperabile, guidata da un Acerbi sontuoso. Se è davvero l'ultimo ballo in maglia nerazzurra, l'azzurro si sta congedando nel migliore dei modi. Con tanto di sfida lanciata a Harry Kane.

Ma la notizia più bella restituita da Atalanta-Inter è il ritorno ai suoi livelli di Hakan Calhanoglu. Gol contro Monza e Feyenoord, assist contro l'Atalanta per l'1-0 di Carlos Augusto, ma la prestazione fornita davanti alla difesa contro l'Atalanta è quella che i tifosi dell'Inter sognavano di rivedere da tempo. E se accanto hai un Barella così e un Mkhitaryan perfetto, il centrocampo torna ad essere l'arma in più di un'Inter incontenibile che può arrivare ovunque.

L'Inter vista a Bergamo può assolutamente fare il Triplete. Senza dubbio. Perfetta in difesa, qualitatimente bella da vedere a centrocampo e veloce a ribaltare l'azione. Thuram non è ancora al 100%, figuratevi quando lo sarà. Il gol pesantissimo di Lautaro, che chiude la partita, certifica la leadership di un Capitano che non si nasconde neppure davanti ai microfoni.

Qualche settimana fa ho scritto, qui, che l'Inter non meritava lo scudetto. A distanza di giorni, sono felice di essere stato smentito. Mancano ancora 9 finali ed è ancora lunghissima, ma questa squadra va solo applaudita. Ci sta facendo vivere una stagione incredibile, più bella anche della passata culminata con la seconda stella. Siamo vivi su tutti i tre fronti, sognando non solo il tricolore, ma quel Triplete conquistato 15 anni fa. E' passata un'eternità e spesso ci dimentichiamo cosa abbiamo passato. Questa Inter va sostenuta, tifata, amata ogni singlo secondo. Perché se lo merita. Ora godiamoci un po' di riposo, incrociamo le dita e poi pronti per un altro forcing al fianco della nostra Inter.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 17 marzo 2025 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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