Il tradimento, una ferita che fa male e che non si può dimenticare. In amore, nell'amicizia e anche nello sport. Luís Nazário de Lima, per molti interisti un nome-una poesia, per tanti una leggenda, per tutti un traditore. Una di quelle storie che prima o poi ti mettono di fronte l'uno con l'altro per la resa dei conti. Il derby di questo 11 marzo 2007 è soprattutto questo. Ronaldo lascia Madrid per rilanciarsi e torna a Milano, ma con la maglia 'sbagliata'. Settimana di 'fuoco' quella che accompagna questa 28esima giornata della Serie A 2006-2007, face to face ci sono loro: l'Inter e il traditore brasiliano. Il 'Meazza' nerazzurro voleva vincere per lui, contro di lui e temeva un gol del Fenomeno che puntualmente è arrivato, ma la 'banda' Mancini ha fame, è più forte di un Milan che da questo campionato ha poco da chiedere e che concentra tutte le proprie forze in una Champions che li vedrà trionfare nella rivincita contro il Liverpool di Atene. La stessa Coppa che ha visto uscire di scena un'Inter non ancora pronta per il salto di qualità europeo e questo derby rappresentava anche un'occasione di riscatto dopo le polemiche e la rissa di Valencia.
INTER - Assenze pesanti in casa nerazzurra con Roberto Mancini che deve fare a meno di pedine importanti come Vieira, Cambiasso, Adriano e Maicon, ma il modulo rimane il solito: un 4-3-1-2 con la coppia d'attacco Ibrahimovic-Crespo, alle loro spalle Luis Figo, mentre a centrocampo spazio a capitan Zanetti, Dacourt e Stankovic, l'uomo derby per definizione. Difesa che vede Burdisso adattato come terzino destro, in mezzo Cordoba e Materazzi e a sinistra Grosso preferito a Maxwell. In porta, ovviamente, Julio Cesar.
MILAN - Carlo Ancelotti non rinuncia all''albero di Natale', anche se deve rinunciare ad Alessandro Nesta, assenza che comporta l'utilizzo di Bonera centrale al fianco di Maldini, mentre a destra Oddo è preferito a Cafu, a sinistra tocca a Jankulovski. Centrocampo muscolare e di fantasia con Gattuso, Pirlo e Ambrosini, mentre alle spalle dell'uomo del giorno Ronaldo agiscono Seedorf e Kakà, trascinatore nella gara Champions contro il Celtic.
PARTITA
1° TEMPO - I primi 45' minuti vedono un'Inter più 'in palla' che impone il proprio gioco, ma senza concretizzare. Una delle regole più antiche di sempre recita 'gol sbagliato, gol subito' e anche in questo pomeriggio di marzo questa legge non fa eccezione. Ronaldo, proprio lui, il più temuto. La maledizione si avvera con il gol del brasiliano che arriva al 40' del primo tempo: azione personale concretizzata con un bel tiro di sinistro dalla distanza che batte Julio Cesar, il cui volo alla propria destra non basta ad evitare l'incubo della vigilia. 0-1 e Milan in vantaggio. Una vera beffa dopo le occasioni sprecate dai nerazzurri: Crespo in avvio non serve Ibrahimovic tutto solo al centro dell'area preferendo calciare, ma senza fortuna. Ancora Valdanito vicinissimo al gol del vantaggio in due circostanze: nella prima è poco preciso quando calcia di sinistro a lato da ottima posizione, mentre è sfortunato su un colpo di testa finito fuori di pochissimo dopo un bel cross di Burdisso. Figo mostra tutta la propria tecnica in un'azione personale lasciando sul posto Oddo per poi concludere con un bellissimo destro che si spegne alla sinistra di Dida, fuori di niente. Dopo il gol di Ronaldo si conclude il primo tempo, con un Milan in vantaggio immeritatamente che ha saputo sfruttare lo spunto del fuoriclasse brasiliano.
2° TEMPO - In apertura di secondo tempo due grandi occasioni da segnalare, una per parte. Ibra sfiora il pareggio, ma Dida è bravo ad opporsi sul destro dello svedese dall'interno dell'area di rigore, mentre Gattuso per poco non chiude la gara con un bel destro 'a tu per tu' con Julio Cesar che si spegne sul fondo. L'Inter trema, ma riparte cercando con tutte le forze il pareggio. Cruz (appena entrato al posto di uno sfortunato Crespo) va vicinissimo al pareggio con una 'perla' di tacco dopo una bellissima azione di Maxwell sulla sinistra: palla in mezzo per Julio che, spalle alla porta, prova la magia, ma la sfera è alta di pochissimo sopra la traversa. Il pareggio è nell'aria e arriva puntuale al 55': Ibrahimovic devastante sulla destra, cross basso in mezzo, Dida non trattiene e El Jardinero deposita la palla in una rete sguarnita. 1-1 e si riparte. Nerazzurri che vogliono la vittoria a tutti i costi e la rete decisiva arriva al minuto 75. I protagonisti sono gli stessi, ma questa volta a 'parti' invertite: Cruz vince un rimpallo sulla destra, palla corta per lo svedese che di prima intenzione lascia partire un bel destro che batte un Dida poco reattivo. Gol del 2-1 e vantaggio meritato per gli uomini di Mancini. Il risultato non cambia, Rizzoli fischia la fine mentre Julio Cesar in volo plastico agguanta il pallone su un cross di Gourcuff. Ovazione della Milano nerazzurra e derby vintro super meritatamente. Anche la stracittadina di ritorno ha un solo padrone: l'Inter dei record di mister Roberto Mancini.
L'UOMO DEL MATCH - Julio Ricardo Cruz, l'uomo della provvidenza. Lo 'scettro' di man of the match è suo. Per poco San Siro non esplode quando si inventa un colpo di tacco spalle alla porta con la palla che finisce alta sopra la traversa di un niente, sarebbe stato un gol da leggenda. Firma il pareggio da vero bomber d'area di rigore e con un 'guizzo' serve a Ibrahimovic la palla del vantaggio. El Jardinero, anche oggi decisivo. Come sempre.
TABELLINO: Inter-Milan 2-1
INTER: J. Cesar - Burdisso, Cordoba, Materazzi, Grosso (18' pt Maxwell) - Zanetti, Dacourt (1' st Samuel), Stankovic - Figo - Ibrahimovic, Crespo (9' st Cruz)
A disposizione: Toldo, Gonzalez, Solari, Recoba
Allenatore: Roberto Mancini
MILAN: Dida - Oddo (17' st Cafu), Bonera, Maldini, Jankulovski - Gattuso (34' st Giurcuff), Pirlo, Ambrosini - Seedorf (25' st Gilardino), Kakà - Ronaldo
A disposizione: Kalac, Simic, Brocchi, Oliveira
Allenatore: Carlo Ancelotti
ARBITRO: Rizzoli di Bologna
RETI: 40' pt Ronaldo, 9' st Cruz, 30' st Ibrahimovic
NOTE: Angoli: 6-6 Ammoniti: Ibrahimovic, Samuel, Pirlo, Cordoba Recupero: 1'; 2'
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