Hai voglia a chiamarle coincidenze! C'è da chiedersi come mai Gianluca Rocchi abbia dato la sensazione, nelle ultime 2 designazioni arbitrali dei nerazzurri, di ispirarsi ad un ramo cosi particolare dello scibile umano come l'archeologia... Almeno che non l'abbia fatto inconsapevolmente, le sue scelte si prestrebbero dunque ad alimentare una certa cultura del sospetto detta, meglio, dietrologia se non anche - nel gergo pallonaro - inclinazione allo "scavo", appunto... No, perché per Inter-Juve di Coppa Italia era stato chiamato a dirigere l'arbitro "etrusco" Doveri (nativo della pisana VOLTERRA anche se da tempo appartenente alla sezione AIA di Roma 1), mentre invece per Inter-Lazio di campionato è stato designato il collega Guida, con natali a POMPEI, ma della sezione AIA di Torre Annunziata (NA). E, detto in estrema franchezza e nonostante tutto l'incenso che quel "turibolo" dell'ex arbitro Cesari ha sparso a Mediaset sul conto del fischietto toscano (con tanto di testuale pagella da "10 e lode"), a me non ha proprio convinto l'iniziale gestione disciplinare di Doveri in Inter-Juve. Allorquando, nell'arco di appena 3 minuti, ha esentato 2 bianconeri da altrettanti ed evidenti cartellini gialli per identici pestoni di Bremer (Alex Sandro per la GdS...) e Rabiot ai danni, rispettivamente, di Barella e Darmian. E se pure quelli di Tuttosport sono arrivati ad ammettere che l'arbitro "(...) si è dimenticato nel primo tempo almeno due cartellini gialli", allora l'omissione dev'essere stata proprio palese. Anche se, ad onor del vero, i redattori torinesi alludevano ad un cartellino per squadra, aggiungendo quello per un fallo di Dumfries su Kostic, ma dimenticando il pestone di Rabiot a Darmian...

Ad ogni buon conto, un appassionato nerazzurro - non ricordando particolari scorrettezze o un gioco estremamente falloso praticato dai nerazzurri nei turni precedenti - fa davvero fatica a capire come abbia fatto l'Inter ad arrivare in finale della Coppa nazionale con ben 8 giocatori diffidati. Stante, appunto, il regolamento di questa competizione che prevede il rischio squalifica dopo appena il 1° cartellino giallo. Per dire delle altre 3 semifinaliste, solo la Cremonese ha totalizzato - alle soglie della finale - più diffidati dei nerazzurri, ben 10, contro i 5 della Fiorentina e i soli 4 della Juventus (anche se dovevano essere 6...).

Ma le note diventano più dolenti a riguardo della designazione, a mio parere poco accorta, di Guida per Inter-Lazio. Almeno 3 le controindicazioni che - per mero pudore - non si capisce con quale parte anatomica del corpo Rocchi sia riuscito a produrre, NON valutandole come eventualmente condizionanti per l'operato di Guida. Prima di tutto, il designatore avrebbe dovuto tener conto che l'ultimo incrocio dell'arbitro campano coi nerazzurri era stato proprio quel Torino-Inter 1-1 del marzo 2022, che fu foriero di feroci ma motivate polemiche a causa della mancata concessione di un rigore ai granata per un fallo evidente di Ranocchia su Belotti, col Toro ancora in vantaggio per 1-0. Occorre subito precisare che in quella circostanza le colpe maggiori si sarebbero, però, dovute addossare al varista Massa (par quasi di sentire ora Conte, riveduto e corretto, esclamare: "Sei sempre tu, Massa...") che si convinse di aver visto il difensore nerazzurro colpire prima la palla, fuorviando quindi il collega in campo. Di sicuro Guida non avrà dimenticato quell'episodio, "stigmatizzato" poi dallo stesso designatore Rocchi a favore di stampa con annessa sospensione di 1 mese dell'arbitro campano.

Ma la serenità di costui potrebbe essere ulteriormente minata dalla presenza a San Siro di quell'"occhio di falco" del varista Chiffi che nell'Inter-Juve di campionato ne aveva combinate di ogni... Il 2° "svantaggio", ancora più lampante, è l'appartenenza di Guida alla sezione AIA di Torre Annunziata, ossia una località in provincia della stessa città/squadra (Napoli) che domenica potrebbe ritrovarsi a festeggiare lo scudetto qualora la Lazio non dovesse uscire vincente dal Meazza. È chiaro a cosa si allude, no? Terza, ma non ultima controindicazione è il rischio che l'arbitro in questione possa risultare "poco allenato", come peraltro starebbero a dimostrare le sue risicate presenze stagionali, con sole 4 gare di campionato dirette finora: 1 in Serie A e 3 in B.

Andando un po' più a fondo, si "scopre" infatti che Guida è reduce da una serie di traversie fisiche non da poco. Dopo un primo infortunio patito lo scorso giugno in una partita di Nations League, il fischietto campano era tornato ad arbitrare 6 mesi più tardi in un incontro natalizio di Serie B. Salvo incappare subito in una ricaduta che l'aveva costretto a fermarsi fino a tutto lo scorso 31 marzo. Pertanto le sue presenze nel 2023 (in totale 3) decorrono solo dal recente 1° aprile. Adesso non rimane allora che augurarsi, nell'attesa di Verona-Inter, che il designatore Rocchi NON si convinca a completare la "trilogia dello scavo" (manco fosse quella del dollaro del regista Sergio Leone...) e dopo VOLTERRA e POMPEI scegliesse "giusto" un fischietto di ERCOLANO...

Sfortuna vuole, però, che con la CAN di A e B al momento sprovvista di arbitri resinesi, il designatore potrebbe avventurarsi a richiamare in servizio Francesco Arena, nonostante l'ex fischietto sia stato dismesso da parecchio dai quadri tecnici alla luce dei suoi attuali 67 anni. Risulta nativo di Portici (NA), ma la sua sezione AIA sarebbe quella "giusta": ERCOLANO... Si fa per scherzare ovviamente. Intanto, però - nel dubbio... - si constata come Rocchi, per Inter-Lazio, abbia perso un'occasione. Nel senso di NON aver scelto come assistente VAR (il cosiddetto Avar) di Guida, un suo collega di sezione che sarebbe risultato molto consono: tal Oreste MUTO. Di cognome, fa proprio così ed allora, memori di un certo operato recente di Massa, fa davvero specie che il designatore vi abbia rinunciato, voltando così le spalle al buon senso se non, meglio, ad una morale mutuata dall'ortodonzia: la miglior cura è sempre la prevenzione...

Orlando Pan

Sezione: Calci & Parole / Data: Sab 29 aprile 2023 alle 23:10
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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