Per Inter-Bologna, la gara rinviata per via della Supercoppa, il pericolo era stato schivato: spostamento solo di qualche giorno, gara fissata al 15 di gennaio e classifica alterata in maniera minima. Ma adesso per Fiorentina-Inter sarà tutto più complicato e i nerazzurri si trascineranno dietro l'asterisco per diversi mesi, almeno fino a febbraio (se non di più...).

Sgomberiamo il campo da qualsiasi tipo di equivoco: sospendere e poi rinviare la partita del Franchi per il malore di Bove non solo è stata la scelta giusta, ma aggiungiamo sacrosanta. Impossibile pensare di giocare a calcio in quel clima surreale: erano venute meno le più basilari condizioni considerando l'aspetto emotivo di giocatori, staff, arbitri, tifosi e perfino giornalisti.

Detto questo, è evidente che adesso per l'Inter si crea un problema già noto e che rimanda al primo anno di Inzaghi e alla storica partita di Bologna, rinviata per Covid e poi decisiva ai fini del tricolore. Ecco: a qualcuno fa parecchia paura rivedere un asterisco di fianco al nome dell'Inter in classifica. La colpa non è di Bove, non è della Fiorentina e non è nemmeno dell'Inter stessa. La colpa è di un calcio schizofrenico, frenetico, onnipresente, che non lascia spazio alla minima pausa. Calendari iper-congestionati che impediscono un recupero di un match a stretto giro di posta. 

Come al solito, non bisongna fermarsi al sintomo ma si deve ricercare la causa. E la causa è una gestione folle di uno sport sempre meno sport e sempre più show-business. Al prossimo rinvio.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 03 dicembre 2024 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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