Denzel Dumfries ha rinnovato il proprio contratto con l’Inter sino al 2028. Non che ci fossero oramai più dubbi sulla permanenza dell’olandese in quel di Milano, però l’ufficialità data dalla società nerazzurra ha di fatto chiuso l’ultima possibile questione spinosa dei vari prolungamenti dei calciatori nerazzurri in scadenza nel 2025. Certo, c’è ancora de Vrij, ma il club di Viale della Liberazione ha l’opzione per andare avanti insieme e prendere tale decisione unilateralmente (e credo proprio che Stefan resterà, ma questo è un altro discorso).

Le situazioni Arnautovic, Correa, Radu e Di Gennaro sembrano invece destinate alla conclusione naturale, per un grazie e arrivederci futuro che non preoccupa il mondo interista. Ergo, in un contesto mondiale dove oramai tantissimi calciatori preferiscono diventare free agent per guadagnare di più (idem i loro procuratori) il titolare sulla fascia destra dell’Inter è stato blindato. Prima di lui, tra l’altro, erano arrivati già parecchi altri rinnovi, vedi Bisseck, Barella e compagnia cantante. Questa strategia si chiama programmazione. Significa saper fare bene e con cognizione di causa il proprio mestiere. L’avere alle spalle una società competente, conta tantissimo, per cui il lavoro del presidente Marotta (e non solo) deve essere avvalorato. Ma torniamo a Dumfries.

Non tutti lo apprezzano sino in fondo. Questo perché non ha esattamente i piedi così educati, né il suo gioco è esteticamente così piacevole. Però io ci metterei anche un: “pazienza”, seguito da un: “chissenefrega”. Mi spiego meglio. Dumfries magari non sarà Hakimi, anzi non è Hakimi. Ma dati alla mano il suo apporto sul verde è altissimo. Tra gol, assist, corsa, garra riesce a determinare spesso e volentieri in una partita. Certo, a volte sbaglia e fa errori evidenti. Come tutti, o quasi, del resto. Però tra impegno e il risultato finale, cioè quello che dà alla squadra, il bilancio è estremamente positivo.

Denzelone per gli amici - o Denzel one per gli amanti dell’inglese - è un ottimo elemento. Uno che fa spogliatoio e si fa voler bene anche se qualche volta ti fa venire i cinque minuti. Non sarebbe stato facile da sostituire (che non significa oggi sia incedibile) e poi si tratta di uno che ci tiene davvero alla causa. Bene così.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 29 novembre 2024 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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