Per il calendario cinese il 2024 è l'anno del Drago, ma per l'Inter, ancora una volta, anche il 2024, è l'anno del Toro. Una cavalcata incredibile quella di Lautaro Martinez che ogni anno, ad ogni stagione, aggiunge record su record, e acquisisce sempre maggiore autostima e carisma all'Inter e in Nazionale, capitano dalla leadership indiscutibile. Nessuno forse si sarebbe aspettato, dal suo arrivo nel 2018 all'Inter, una scalata simile. Prima la vittoria della Copa America, nel 2021, con l'Argentina, quindi il Mondiale in Qatar, sempre con l'Albiceleste. In nerazzurro due coppe Italia, tre Supercoppe Italiane (l'ultima con gol decisivo in finale), due scudetti fino al recente tricolore della seconda stella: annata, quella appena trascorsa, in cui si è laureato capocannoniere in serie A con 24 reti.

Fino ad arrivare alla recente vittoria della seconda Copa America, due giorni fa, ancora con gol decisivo in finale, che gli ha permesso di laurearsi capocannoniere anche della competizione americana con 5 reti. In totale nella stagione 2023/24 Lautaro in 54 presenze (44 con l'Inter, 10 con l'Argentina) ha firmato 35 gol (27 con l'Inter, 8 con l'Argentina) e 8 assist (7+1). Se ci inseriamo anche la Finalissima vinta nel 2022 contro l'Italia, possiamo dire che Lautaro Martinez in 5 anni ha vinto quasi tutto, un vincitore seriale a cui mancano solo la Champions League e il Mondiale per Club.

Quello che lo caratterizza, quello che gli permette di vincere sempre anno dopo anno, è quella fame che lo contraddistingue a ogni inizio stagione, come ha dichiarato lui stesso nel 2022 in conferenza stampa, quando alla Pinetina incontrò i giornalisti di ritorno dal successo in Qatar, quando gli chiesero come avrebbe potuto trovare nuovi stimoli dopo aver vinto un Mondiale, la massima aspirazione per un calciatore. E pare che gli stimoli li ha trovati eccome, a guardare la sua bacheca solo dal 2022 ad oggi.

Tecnica, senso del gol, rapidità, tenacia, sono solo alcune delle sue caratteristiche che ne fanno un giocatore completo e ambito dalle principali squadre europee e non solo; ma anche fame appunto, la voglia di migliorarsi sempre, di non sentirsi mai appagato. L'Inter se lo tiene stretto, consapevole di avere tra le mani un gioiello cresciuto in casa e che può regalare e regalarsi ancora molti successi: se ne parla ormai da mesi ma sembra giunta quasi al termine la telenovela che porterà al tanto agognato rinnovo, che permetterà all'Inter e ai suoi tifosi di dormire sonni tranquilli per i prossimi cinque anni, quelli attesi dal rinnovo del Toro.

Lui d'altronde ha sempre detto di trovarsi a casa all'Inter, Marotta ha sempre rassicurato che la volontà del club è quella di rinnovare e che non c'è fretta essendoci ancora due anni di contratto, ma per buona pace di tutti e per gratificare ulteriormente un calciatore che continua a crescere e a confermarsi vincente, un adeguamento è auspicabile, e anche parecchio vicino a quanto pare.

A proposito di vincitore seriale, non è utopia a questo punto parlare anche di Pallone d'Oro. Sì ci sono gli spagnoli che hanno vinto l'Europeo come Rodri, o Bellingham (arrivato in finale con l'Inghilterra), Vinicius e Carvajal campioni d'Europa con il Real Madrid, il solito Mbappé che però ultimamente ha deluso... Ma in un'ipotetica top 5 che si giocherà il trofeo più ambito a livello personale, Martinez ci sta benissimo. Magari non quest'anno, ma continuando così questo prestigioso riconoscimento potrebbe arrivare, prima o poi, ad arricchire il suo già prestigiosissimo palmares.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 16 luglio 2024 alle 00:00
Autore: Domenico Fabbricini
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