Incredibile la quantità di sciocchezze piovute addosso all'Inter e a Inzaghi dopo il 2-2 di Parma. Il pareggio del Tardini lascia chiaramente l'amaro in bocca ed è ovvio che qualcosa non sia andato per il verso giusto nella ripresa, ma il discorso scudetto non era chiuso prima e non lo sarebbe stato in ogni caso. Due punti persi? Vedendo l'andamento del match, sicuramente sì. Ma da qui a preconizzare disastri o a cancellare quanto di buono questo gruppo sta facendo ce ne passa...

Se ne sono dette e scritte di ogni. C'è addirittura chi ha "consigliato" Inzaghi di mandare in campo la Primavera in coppa con il Milan o in Champions con il Bayern. Davvero assurdo. Non ci si rende conto della realtà. Non si guarda al quadro completo della storia. Vincere è importante, fondamentale, ma proprio per questo va creata una mentalità e una solidità di squadra che prescinde anche dal risultato dell'oggi. Il segreto per riempire la bacheca è esattamente quello di trasformare l'eccezionalità di un successo nella regolarità. Da qui la competitività, il percorso, il famoso "progetto"

Non sono parole vuote o frasi a caso: progettare, costruire e dare continuità consente esattamente di avere statisticamente maggiori chance di alzare trofei. Perché vince chi è sempre lì, costante e solido. L'Inter, in tal senso, è un grande esempio in questi ultimi anni. Il percorso - partito da Spalletti con il fondamentale ritorno in Champions, passato da Conte e rifinito da Inzaghi nonostante tutti i problemi collaterali di cui si è tanto discusso - è certamente la strada più corretta per consolidarsi ai vertici, in Italia e non solo.

Solo così anche le sconfitte più crudeli possono diventare la base o la tappa per i successi futuri. Lo abbiamo visto in questi anni, basterebbe non cancellare la memoria. Oggi l'Inter gioca a Monaco di Baviera una delle sue partite più prestigiose degli ultimi 15 anni, tanto per rendere l'idea. Ma evidentemente qualcuno non lo capisce.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 08 aprile 2025 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni
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