Darmian, Bastoni, Frattesi, Barella e Dimarco: il blocco InterNazionale. Da arma in più per l'Italia di Spalletti a pretesto in favore di chi, dopo la seconda stella conquistata dall'Inter e dopo mesi di silenzio, è uscito alla ribalta sui social dando ampio sfogo alla propria frustrazione. 

Piccola premessa doverosa prima di puntare il dito contro il ct Spalletti. Se vivi in Italia, ami il calcio, non tifi la tua Nazionale agli Europei perché la tua squadra rivale fornisce a questa più giocatori, addirittura esulti perché viene eliminata e incolpi quegli stessi giocatori, definendoli scarsi e incapaci, dimenticando come non siano gli unici a scendere in campo e come in un torneo come Europei o Mondiali esistono mille varianti, non ci siamo proprio. La Nazionale azzurra si tifa in quanto Nazionale, non esistono giocatori di Inter, Juve, Milan, Napoli, Roma, Lazio o Atalanta. 

Ora torniamo a Spalletti. Nessuno in queste ore di disperazione nazionale è riuscito a porre l'unica domanda che andava fatta al ct azzurro dopo l'umiliante prestazione contro la Svizzera e il percorso mortificante in tutto l'Europeo. Lui stesso si è discolpato in parte, dopo essersi assunto qualche responsabilità, affermando di aver avuto a disposizione "poco tempo" rispetto ai suoi colleghi. Proprio per questo motivo la domanda che andava fatta è la seguente: se hai avuto poco tempo a disposizione, perché non ti sei basato sulle poche certezze che avevi avventurandoti in labirinti tattici fuori dal normale?

Il dato è piuttosto semplice. Quasi la totalità dei giocatori convocati e titolari ha disputato un'intera stagione venendo impiegato nelle rispettive squadre e nei rispettivi ruoli nel modulo del 3-5-2. In particolare la squadra Campione d'Italia, l'Inter di Simone Inzaghi. Spalletti ne ha convocati 6, prima del forfait di Acerbi. Ne sono rimasti 5 e in tanti hanno comunque parlato giustamente di blocco Inter. Giustamente perché l'Inter, al netto di un dato numerico evidente, negli ultimi anni è la squadra che ha vinto di più in Italia, raggiungendo anche una finale di Champions League in Europa. Le aspettative erano altissime nelle loro qualità tecniche e di leadership. E si è parlato di blocco Inter anche perché la fiducia riposta in Spalletti era tantissima e tutti si aspettavano di vedere il 3-5-2 riproposto anche in Nazionale, dopo le dichiarazioni dello stesso ct nel corso delle ultime settimane in cui esaltava il "blocco Inter".

Ma non si può e non si deve assolutamente parlare di blocco Inter dopo questo Europeo. E il motivo è semplice: i giocatori di Inzaghi (così come tanti altri) non sono stati impiegati nei loro rispettivi ruoli e non sono stati messi nelle condizioni di esprimere il loro valore. Spalletti è stato capace di creare un caos tattico non in una, non in due, ma in tutte 4 le partite della nostra Nazionale. 

Il caso più emblematico di tutti è Alessandro Bastoni. Schierato sul centrodestra nella difesa a 4 contro Albania e Spagna, al centro della difesa a 3 contro la Croazia e infine sul centrosinistra nella difesa a 4 contro la Svizzera. Quindi mai a sinistra nella difesa a 3 dove dà il meglio di sé nell'Inter di Inzaghi trasformandosi anche in mezzala ed esterno. Poi c'è il caso Barella. Schierato play contro l'Albania al fianco di Jorginho, poi mezzala e regista contro la Spagna nella stessa partita, poi mezzala destra contro la Croazia e poi mezzala sinistra e trequartista contro la Svizzera. Poi c'è Darmian. Mai utilizzato nelle prime partite, rispolverato contro la Croazia prima come braccetto di destra e poi come esterno sinistro, fino alla maglia da titolare con la Svizzera da terzino sinistro nella difesa a 4. Solo a ripensarci, viene il mal di testa. Spalletti, con il suo calcio, ha anche neutralizzato le capacità offensive di Frattesi rendendolo un giocatore completamente inutile al centro del campo. Chiude il cerchio Dimarco, schierato esterno sinistro solo contro la Croazia ma terzino nella difesa a 4 contro Spagna e Albania (qualcosa forse andrebbe detto anche sulla sua gestione fisica). 

Qualcuno parla di fallimento dell'ItalInter perché non aspettava altro. La verità è che Luciano Spalletti doveva sfruttare soprattutto il lavoro svolto da Simone Inzaghi e cercare di replicarlo agli Europei. Invece ha stravolto tutto, allontanandosi dal credo tattico dell'Inter e delle altre squadre italiane che hanno giocato con quello stesso modulo, cercando di imporre le proprie idee in così pochissimo tempo e andando verso una tragedia annunciata. Dei 5 forse solo Bastoni è stato all'altezza della maglia azzurra. Barella (al netto del gol segnato all'Albania), Darmian, Frattesi e Dimarco sono stati irriconoscibili. Chi li ha seguiti tutti l'anno, esultando alle loro prodezze in campo, è rimasto senza parole. 

Spalletti è riuscito poi a tirare in mezzo anche lo scudetto vinto con largo anticipo dall'Inter per giustificare la condizione fisica pessima della sua Nazionale, accusando tra le righe alcuni giocatori di aver "mollato" la presa troppo presto. Bisognava semplicemente chiedere scusa ad un'intera Nazionale per una delle pagine più disastrose della nostra storia. Fare peggio di quello che si è visto in campo era davvero difficile, Spalletti è riuscito a fare anche questo. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 01 luglio 2024 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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