Questa volta, il 'Virus FIFA' non c’entra nulla. Gli infortuni che si stanno abbattendo sull’Inter in questo preciso momento storico, nel contesto di una stagione in cui l’infermeria è sempre stata piena, non sono strettamente legati agli impegni dei vari giocatori con le rispettive Nazionali. La sosta tanto temuta dai club potrebbe rivelarsi addirittura benedetta per Simone Inzaghi che, dopo la vittoria pesantissima ottenuta a Bergamo, non ha nascosto la sua preoccupazione per quello che accadrà nella prossima settimana e mezzo ma al contempo non ha potuto non notare che questo periodo sarà fondamentale per recuperare quantomeno i lungodegenti.

Eccetto Piotr Zielinski, che ne avrà ancora per molto, l’obiettivo dello staff medico nerazzurro è recuperare quanto prima Federico Dimarco, Nicola Zalewski e Matteo Darmian, che proprio ieri hanno ripreso a lavorare sul campo ad Appiano Gentile, curiosamente casa anche della Nazionale italiana in vista dell’impegno in Nations League con la Germania. Due settimane di stop da sfruttare al massimo per riavere a disposizione quegli acciaccati per i quali è stato deciso non fosse saggio affrettare i tempi anche a fronte di sfide decisive in calendario. Il campo ha dato ragione al tecnico piacentino che, nell’emergenza, è riuscito comunque a ottenere il massimo da chi è riuscito a schivare i problemi fisici: nelle ultime settimane, con aggiustamenti tecnico-tattici persino sperimentali, sono arrivati in serie la qualificazione alla semifinali di Coppa Italia, quella ai quarti di Champions League e un primato consolidato in Serie A con tre punti di vantaggio sul Napoli. Di più non si poteva certamente fare, ma ora che il momento cruciale della stagione è all’orizzonte non si può non avere un minimo di apprensione per le condizioni di tre titolarissimi come Marcus Thuram, Denzel Dumfries e Lautaro Martinez.

Se la situazione dell’attaccante francese era ben nota, ed è stata semplicemente confermata anche dai medici della Francia, bisognerà vederci più chiaro sull’olandese e sull’argentino. Il primo, che aveva dato forfait poco dopo l’ora di gioco a Bergamo domenica scorsa, non ha neanche raggiunto il ritiro della sua selezione perché impossibilitato a giocare col suo club l’ultima porzione di match prima della pausa. "Il ragazzo mi sembrava abbastanza tranquillo. Anzi, al cambio non voleva nemmeno uscire. C'è speranza di riaverlo presto", aveva commentato Inzaghi a caldo. Una sensazione non proprio aderente alla realtà, visto che l’ex PSV nelle prossime ore si sottoporrà agli esami di rito per capire l’entità del suo guaio muscolare. Accertamenti che, al ritorno in Italia, dovrà sostenere pure Lautaro Martinez, che ha visto gli ultimi minuti di Atalanta-Inter con la borsa del ghiaccio applicata sulla gamba sinistra ma senza provocare allarmi di nessun tipo nel suo allenatore. Il quale, spiegando il perché del cambio, ha dichiarato che non il capitano 'non aveva nulla'. Il nulla di Inzaghi, tradotto in semplice affaticamento dal club, è diventato 'lesion' in Argentina, all’atto della comunicazione dell’AFA della sua indisponibilità per i match con Uruguay e Brasile. Termine che avrà bisogno di approfondimenti al rientro del Toro in Italia e sul quale ruoterà il prosieguo dell'annata fin qui straordinaria dell’Inter. Che, in attesa dei responsi medici, ha attivato volentieri l'antivirus FIFA.  

Sezione: Editoriale / Data: Gio 20 marzo 2025 alle 00:00
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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