Certezza. La parola d'ordine, in questo calcio così dinamico, fluido ed effervescente (talvolta pazzo) è 'certezza'. Simone Inzaghi l'ha ricercata attraverso il lavoro minuzioso in allenamento e dunque all'atto pratico. Il successo di Bergamo ha portato alla luce una maturità notevole dei nerazzurri, che hanno saputo affievolire ogni colpo d'artiglieria bergamasco. "Mai l'Atalanta era stata così poco pericolosa", ha detto Adani inquadrando il confronto diretto. Ed è stato effettivamente così.

Si arriva alla fine di marzo con la formazione di Inzaghi in piena lotta nelle tre competizioni: capolista in Serie A con tre lunghezze su un Napoli che, con un impegno a settimana, fatica e non poco a tenere il ritmo del Biscione; il 2 aprile si giocherà l'andata della semifinale di Coppa Italia (il derby). E la settimana successiva primo round dei quarti di Champions contro il Bayern Monaco.

La prospettiva è ricca e siamo sicuri che il dibattito pallonaro in Italia, nel suo insindacabile giudizio, si baserà solo ed esclusivamente sul risultato di campo. Che, talvolta, sa essere crudele. In attesa di scoprire i vari problemi fisici e muscolari che stanno attanagliando l'Inter in questa sosta per le nazionali, ecco che Inzaghi sta già studiando le metodologie più funzionali per rendere nel migliore dei modi.

Certezza, dicevamo. Ma non solo: maturità, nella cultura del lavoro basata sul miglioramento e la massima cura dei dettagli. C'era chi parlava di 'pancia piena', chi sosteneva un impegno collettivo non sufficiente per riconfermarsi in Serie A e volare lontano in campo europeo. Ma l'Inter sta smentendo alla prova dei fatti ogni tentativo di destrutturazione esterno.

E quei due matti (Inzaghi e Conte, così definiti da Immobile) sono pronti a lottare per il tricolore, in modi differenti e con calibri diversi: "Con rispetto parlando, sono due matti, se si possono definire così. Ho avuto la fortuna di essere allenato da tutti e due: in maniere diverse, sono due allenatori meticolosi, votati completamente al sacrificio e alla vittoria", così l'ex bomber della Lazio a Sky Sport.

La voglia di vincere unisce 'maturità' e 'certezza'. Due sostantivi entrati a pieno titolo nel vocabolario interista. Con la prospettiva di migliorare sempre di più.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 22 marzo 2025 alle 00:00
Autore: Niccolò Anfosso
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